Berlusconi: “Mi sono ributtato nella mischia perchè obbligato dai pm”

Pubblicato il 23 Marzo 2010 - 08:49 OLTRE 6 MESI FA

“Non avrei deciso di partecipare a questa campagna elettorale senza tutti questi attacchi, uno dietro l’altro, verso di me da parte della magistratura”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un’intervista alla Stampa a pochi giorni dal voto per le Regionali.

“Subito dopo i risultati delle urne – annuncia il premier – faremo la riforma della giustizia”, una “urgenza per il Paese” mentre “vedremo se andare verso l’elezione diretta del Capo dello stato o del premier”. Sul tema della sua successione, Berlusconi osserva poi che è “offensivo parlare di futuro con me che sono in piena forma e ho l’approvazione del 62 per cento degli italiani”.

“I leader del Pd anche quelli che partono con le migliori intenzioni come prima Veltroni e ora Bersani – afferma il premier sull’opposizione – non riescono a sottrarsi all’estremismo, malattia infantile del comunismo, come quel titolo di un saggio di Lenin”, un “fenomeno grave”, commenta.

Positiva invece per Berlusconi la “sfida” rappresentata dalla Lega. “Bossi – spiega – è alleato fedele e alla sfida del Carroccio noi non dobbiamo rispondere in modo polemico, ma correndo come e più di loro”.

Sulle presunte tensioni con il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il premier spiega che di queste “si legge soprattutto sui giornali”. “Io stesso – chiarisce poi – non ho condiviso alcune scelte ma ho accettato quello che il partito ha deciso”.

Infine Berlusconi esprime apprezzamento per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Sul decreto salva-liste – afferma – ha dimostrato grande correttezza ed elevato senso dello stato”.