Berlusconi: “Monti fece una congiura per governare. Commissione d’inchiesta”

Pubblicato il 29 Dicembre 2012 - 15:53 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi sul Frecciarossa (foto Ansa)

ROMA – Berlusconi attacca: “Farci cadere fu una congiura per far salire Monti”. Berlusconi promette vendetta: “Instaureremo una commissione d’inchiesta per verificare come sono andate le cose”. Berlusconi ha parlato a ruota libera mentre prendeva il treno Frecciarossa che l’ha riportato da Roma a Milano. Il suo obiettivo principale è stato come al solito Mario Monti. Il quale Monti è reo di aver “usurpato” (secondo lui) il governo allo stesso Berlusconi. Il quale Monti è reo, molto più probabilmente, di non aver accettato la proposta di Berlusconi ed essersi candidato con i centristi, snobbando l’invito a diventare leader dei moderati (e dunque centro più Pdl).

Congiura

Per Silvio Berlusconi la nascita del governo Monti è dovuta a una ”vera e propria congiura”. ”E’ stato creato un grandissimo scandalo. Ho sentito dire da Monti stesso e da altri ministri che eravamo sull’orlo del burrone, della catastrofe. Queste cose qua sono mascalzonate”. Quando è caduto il governo Berlusconi “c’è stata una vera e propria congiura e noi, vincendo, instaureremo subito una commissione per esaminare quei fatti”.

Monti candidato

”C’e’ stata una grande delusione credo da parte di tutti, una grande caduta di credibilità del personaggio. Le promesse da marinaio sono un bel viatico per chi vuole avere la fiducia degli elettori”

”E’ qualcosa – ha aggiunto Berlusconi – che francamente non mi aspettavo, dopo le reiterate dichiarazioni di Monti fatte anche come promessa al capo dello stato, a me, a tutti gli italiani, che non avrebbe utilizzato l’esposizione mediatica che gli dava l’essere presidente di un governo tecnico, per una sua ulteriore presenza nella politica come, questa volta, parte della politica”.

“Monti lo ha fatto essendo già senatore a vita senza presentarsi nelle liste elettorali ma assumendo il ruolo di leader della coalizione dei partitini del centro e mettendo fuori un programma scritto in gran parte dal giuslavorista del Pd Pietro Ichino, che ha lasciato il Pd, un programma in quasi totale sintonia con il programma del Pd”.

Dunque, Monti manifesta “l’intenzione di fare da ruota di scorta del Pd continuando quella politica di austerità che ha portato l’Italia in queste condizioni e che purtroppo secondo la loro sensibilità dovrebbe essere continuata”.