Berlusconi: “Monti male minore, ma la sua cura non funziona”

Pubblicato il 21 Gennaio 2012 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 20 GEN – La ''cura'' del governo tecnico ''non ha dato nessun frutto''. Silvio Berlusconi critica l'esecutivo guidato da Mario Monti, definendolo anche ''il male minore'', e arrivando ad esprimere anche la convinzione che presto il Pdl ''sara' richiamato'' alla guida del Paese.

L'ex premier e' un fiume in piena e dopo aver preso parte a Milano all'udienza del processo Mills improvvisa una sorta di conferenza stampa lasciandosi andare a giudizi severi contro il Professore a cui dice di ''non voler staccare la spina'' solo perche' ''non c'e' un'alternativa positiva''.

I toni scelti dall'ex capo del governo sono in linea con il malumore sempre piu' crescente all'interno del Popolo della Liberta' nei confronti del governo. Mal di pancia venuti alla luce in modo chiaro nel corso della trattativa sul pacchetto di liberalizzazioni varato dal Consiglio dei ministri. Il rischio che intravvedono molti e di cui e' consapevole lo stesso Cavaliere e' che il partito perda sempre piu' consensi dovendo dare il via libera a misure 'contro' il proprio elettorato.

Che gli ultimi sondaggi diano il Pdl in forte ribasso non e' piu' un mistero anche se Berlusconi mette le mani avanti precisando che ad essere in difficolta' non e' solo il suo partito ma ''tutta la politica che e' in caduta libera'' questo perche' ''sta dentro le vecchie regole dei padri costituenti''.

Ma e' sul sostegno al Professore che l'ex capo del governo vuole essere chiaro: ''Abbiamo scelto il male minore'' – ribadisce ancora una volta – dopo ''un attacco ossessivo nei confronti del nostro governo e del suo presidente, a cui si addebitavano le colpe per gli spread e la crisi delle Borse, ci siamo fatti da parte''.

Questo non vuol dire che il Pdl, pur non essendo piu' al governo, non faccia sentire il proprio 'peso' ed il primo banco di prova sara' la discussione in Parlamento sul decreto legge per le liberalizzazioni.

Dopo un incontro ieri sera a palazzo Chigi, le trattative tra governo e piediellini sono andate avanti fino a tarda notte.

Ed e' lo stesso Cavaliere ad avvertire che una volta che il testo arrivera' alle Camere ''ci sara' la possibilita' di modificare'' alcune cose che ''ci appaiono non realmente fattori di sviluppo e di crescita''. Nessun commento ufficiale alla decisione dell'esecutivo di sospendere per 90 giorni il beauty contest in merito alle frequenze televisive ance se il malumore e' tanto. Berlusconi tace lasciando che a prendere le distanze dall'annuncio di Corrado Passera sia una nota del gruppo Mediaset che parla di ''sospensione della legalita'''.

Il Cavaliere ha le idee chiare anche per quanto riguarda il suo futuro ''Sono al servizio del Paese – dice – altra cosa pero' e' se mi chiedete se mi presentero' come candidato'', facendo intuire, come gia' piu' volte dichiarato, di non volersi piu' candidare per tornare a palazzo Chigi.

L'attenzione e' ora per il pacchetto liberalizzazioni su cui il Pdl promette battaglia: ''Se i grandi sistemi conservano intatta la loro posizione dominante diventa difficile per il Pdl sostenere l'azione del governo'', mette in chiaro il vice capogruppo della Camera Osvaldo Napoli. Parole in linea con l'ex ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta: ''Monti faccia il suo mestiere se e' capace di farlo – avverte – oppure io preferisco la soluzione spagnola e cioe' che si vada ad elezioni''. Preferisce non sbilanciarsi in attesa di conosce nei dettagli il testo del provvedimento, il segretario del Pdl Angelino Alfano che si limita ad osservare: ''Piu' forti ed ampie saranno le liberalizzazioni del governo e piu' il governo otterra' il nostro sostegno''.