Berlusconi sussurra ad Obama: “In Italia una dittatura dei giudici”

Pubblicato il 27 Maggio 2011 - 00:40 OLTRE 6 MESI FA

DEAUVILLE – Nucleare, crisi libica, Internet, Africa, Afghanistan e Fmi. Secondo voi Silvio Berlusconi avrà affrontato questi delicati temi con il presidente Usa Barack Obama? No. Berlusconi, a Deauville in Francia per il G8, entra e punta dritto al suo obiettivo, deve parlare di una questione urgentissima con l’uomo più potente del mondo, appunto Obama.

Obama è seduto, il vertice sta per cominciare ma Berlusconi gli appoggia una mano sulla spalla, lo saluta e gli parla per un paio di minuti facendosi aiutare da un interprete. Di quale questione così pressante avrà informato il presidente Usa? Lo sappiamo grazie al labiale, perché le telecamere interne al summit si sono subito concentrate su quel fuori programma così come gli sguardi di Merkel e Sarkozy erano, racconta l’Ansa, piuttosto indispettiti per l’inaspettato ritardo dei lavori.

“Noi abbiamo presentato la riforma della giustizia e per noi è fondamentale, perché in questo momento abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra”. Chissà cosa avrà pensato Obama. E pensare che proprio poche ore prima, nel salotto di Bruno Vespa aveva minimizzato: “I giudici? Ne avrò parlato solo 3-4 minuti nei comizi, è che i soliti giornali riprendono solo quelle parti del discorso”.