ROMA – Ma cos’ha Silvio Berlusconi agli occhi? Sono ormai due settimane che non ci vede più, che continua a rinviare impegni istituzionali e giudiziari per “gravi problemi alla vista”. Chiamatela congiuntivite, chiamatela uveite, il risultato non cambia: Berlusconi ha problemi agli occhi, problemi che richiedono controlli continui, accertamenti. Problemi che l’hanno costretto a disertare l’incontro con Mario Monti previsto proprio per l’8 marzo e l’udienza per il processo Ruby. Berlusconi è stato infatti portato al San Raffaele per un day hospital. Ma cos’ha? Il suo avvocato Niccolò Ghedini non si scuce: “E’ stato male durante la notte e il trattamento terapeutico non è più prorogabile”.
Tutto è cominciato, almeno ufficialmente, il 22 febbraio scorso. Era un giorno importante, fondamentale per le sorti del Pdl. Era il giorno in cui si chiudeva la campagna elettorale in vista delle elezioni del 24 e 25. Era il giorno in cui Berlusconi sarebbe dovuto andare a Napoli per il comizio finale. Appunto, sarebbe. Perché Berlusconi a Napoli non ci è mai andato. Problemi gravi alla vista, congiuntivite. E allora niente comizio, per il dispiacere dei suoi sostenitori partenopei, che si sono dovuti accontentare di un videomessaggio.
Il giorno dopo, il 23 febbraio, salta fuori il “dito nell’occhio”. “Dopo un comizio a Torino ho preso un dito nell’occhio e ho rischiato il distacco della retina”, aveva detto Berlusconi. “Quando si fanno i comizi, alla fine c’è sempre un assalto difficile da fermare, una cosa incredibile”. “‘Non sono riuscito a vedere Milan-Barcellona proprio perché quel giorno avevo subito quel dito nell’occhio che mi ha causato una congiuntivite fortissima. Quindi quella sera avevo gli occhi fasciati e sono andato a dormire”.
Poi giorni di buoi dopo le elezioni, fino ad arrivare al 6 marzo, quando Berlusconi è costretto a disertare anche un evento a lui tanto caro, “Porta a Porta”, più altre apparizioni in tv. Silvio Berlusconi ha ancora quella fastidiosa congiuntivite. “Il Presidente Silvio Berlusconi soffre ancora dei postumi del distacco del vitreo a cui si associa una fastidiosa congiuntivite. Per questo motivo, l’oftalmologo ha consigliato di farlo soprassedere da apparizioni in video”, comunicano dal Pdl.
E siamo al 7 e all’8 marzo. Giorni intensi, pieni di appuntamenti importanti, giorni in cui la congiuntivite di Berlusconi però peggiora. Addio all’incontro romano con Monti, un incontro che Berlusconi avrebbe fatto volentieri per parlare di governo e Europa. Addio alla comparsa in tribunale per il processo Ruby, “evento” al quale Berlusconi avrebbe comunque rinunciato volentieri. Proprio per questo Berlusconi si avvale del legittimo impedimento. I pm (Ilda Boccassini in primis) però non ci stanno e fanno sapere che una congiuntivite non consiste un legittimo impedimento. Praticamente un’ora dopo l’Ansa ci dice che Berlusconi è al San Raffaele e che Ghedini manderà al più presto al tribunale un certificato che giustifichi l’assenza dello stesso Berlusconi.
Ma cos’è di preciso l’uveite di cui tanto soffre Berlusconi? Si tratta di un’infiammazione di parte o di tutta la tunica media (vascolare) dell’occhio. In molti a questo punti si chiederanno: “Ma Berlusconi perderà la vista?”. Non si sa ovvio, ma il sito specializzato “uveitimilano.it” spiega:
Negli Stati Uniti ci sono circa 280.000 persone che ogni anno vengono colpite dall’uveite e questa malattia è responsabile di circa 30.000 nuovi casi di cecità ogni anno. Nonostante l’uveite sia una malattia rara, è comunque la terza causa di cecità prevenibile nei paesi industrializzati, ed è responsabile negli Stati Uniti del 10-15% dei casi di cecità.
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