Berlusconi/ Patrizia D’Addario, la donna che sostiene di aver ricevuto 2 mila euro per una notte con il premier a Palazzo Grazioli. Il profilo di una escort con la mania della registrazione

Pubblicato il 18 Giugno 2009 - 10:59 OLTRE 6 MESI FA

Dalle ultime cronache della perdurante bufera sulle frequentazioni femminili del Cavaliere è spuntata la figura di Patrizia D’Addario, la barese che ha raccontato al Corriere della Sera delle due serate trascorse a Palazzo Grazioli in qualità di professionista a pagamento.

Carlo Bonini cerca di capire su Repubblica se la donna dica il vero e ne traccia un documentato profilo.

42 anni, una figlia di 11, Patrizia è una donna che ha vissuto e ha l’ossessione di registrare tutto.

Intanto i duemila euro pattuiti all’Hotel de Russie a Roma con l’imprenditore rampante Gianpaolo Tarantini «per una notte col premier». Poi la proposta della candidatura nella lista “La Puglia prima di tutto” di Raffaele Fitto – non eletta – e la promessa ricevuta e mai mantenuta dello «sblocco di una licenza per edificare residence» su dei terreni di proprietà della famiglia.

La D’Addario ha lasciato la casa dei genitori prestissimo, a 14 anni, per seguire un uomo e la passione per la magia. Si libera presto del primo ma coltiva l’illusionismo: racconta in giro di aver lavorato con David Copperfield (star internazionale della magia), veste solo di nero e qualcuno inizia a prenderla per una sbandata. A 31 anni ha un figlia da un imprenditore da cui si separa velocemente: si lega quindi a un certo “Spaghetto”, che fa affari leciti nell’edilizia e meno leciti con lo sfruttamento della prostituzione. È lei a denunciarlo, lui verrà rimesso in libertà con l’indulto.

A questo punto la situazione prende un’altra piega: diventa “escort”, frequentando locali notturni alla moda – uno, il “Gorgeus” è di proprietà di un amico di Raffaele Fitto. Qualche apparizione televisiva, book fotografici, spot pubblicitari, una società di produzione.

All’ambizione e al glamour unisce, come si diceva, la mania della registrazione: quando muore una giovane prostituta, Patrizia si presenta agli inquirenti con quattro pagine manoscritte che ricostruiscono gli ultimi giorni dell’amica.

Non stupisce quindi – conferma una fonte all’interno della Questura di Bari – che conservi tutto: biglietti aerei, nomi delle ragazze, ricevute degli hotel. Si dice che giri con una piccola videocamera nella borsa.