La delusione di Berlusconi: ognuno nel Pdl si fa la sua fondazione

Pubblicato il 12 Ottobre 2010 - 12:22 OLTRE 6 MESI FA

Il premier Silvio Berlusconi se l’è presa con i suoi, se l’è presa col suo partito, il Pdl. Una cosa più unica che rara vedere un premier che nutre dubbi sul suo stesso partito di maggioranza. Perchè? Forse a Berlusconi non sono andate giù le innumerevoli “correnti alternative” che i suoi si sono creati nell’arco dei diversi anni.

Per esempio il capogruppo al Senato del Pdl, Maurizio Gasparri, dette vita nel 2007 a Italia Protagonista, che raccoglieva l’eredità politica della vecchia corrente di An, Destra protagonista, in cui si riconoscevano lo stesso Gasparri e il coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa. A maggio 2010, all’indomani della direzione nazionale del Pdl che ha sancito la frattura tra i due cofondatori, Berlusconi e Gianfranco Fini, ha varato una nuova iniziativa per smarcarsi dall’ex leader di An: La nostra destra nel Pdl.

Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, nel gennaio del 2010 ha tenuto a battesimo la sua Fondazione della libertà per il bene comune. Sempre in ambito ex An, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, nel 2003 aveva inaugurato la sua fondazione Nuova Italia che adesso punta a trasformare in una rete di circoli diffusi sul territorio.

Anche quattro ministri di Berlusconi, Franco Frattini, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna e Angelino Alfano, hanno dato vita a Liberamente con la supervisione di Mario Valducci, presidente della commissione trasporti della Camera. Valducci, allo stesso tempo, gestisce anche dei Club della libertà, da non confondere con i Promotori della libertà, che fanno capo al ministro Michela Brambilla, nati alla vigilia delle amministrative dello scorso marzo per sostenere il lavoro del premier e del governo.

Alla faccia del partito unitario quindi. Non solo, eccone altri, perchè sono tanti, innumerevoli. I socialisti del centrodestra berlusconiano si sono a loro volta suddivisi tra la Fondazione Craxi di Stefania Craxi, Riformismo&Libertà di Fabrizio Cicchitto e i Riformisti Europei di Carlo Vizzini. Intanto il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta presiede l’associazione Free foundation. Poi c’è la fondazione Cristoforo Colombo, promossa dall’ex ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, e lanciata nell’agosto 2010 per rilanciare la figura politica dell’esponente ligure caduto in disgrazia dopo le sue dimissioni.