No Berlusconi Day, capitolo 2: in piazza a Roma, Di Pietro, Popolo Viola e comunisti

Pubblicato il 2 Ottobre 2010 - 16:47 OLTRE 6 MESI FA

Popolo viola in piazza

‘Svegliati Italia’. E’ questa la scritta sullo striscione che apre il corteo romano del No B-day 2. Il corteo, partito nel primo pomeriggio di sabato 2 ottobre  da piazza della Repubblica, è arrivato in piazza San Giovanni dove sono stati allestiti alcuni gazebo e un palco dove si svolgeranno dibattiti ed un concerto.

Tra i manifestanti tanti indossano la maglietta viola, alcuni sventolano bandiere dell’Idv, e dei Comunisti italiani, urlando cori e cantando slogan contro Berlusconi; alcuni di loro hanno inscenato una specie di carro allegorico con un pupazzo di Berlusconi vestito da Cesare con in mano delle banconote e una clava e con la scritta ”Imperatore di Roma con giullari padani”.

Non mancano, ovviamente, gli striscioni caustici contro il premier e l’esecutivo: ‘Governo fatto di tamarri”, ”Corrotti e mafiosi andata affan…”, ”L’unica differenza tra Berlusconi e Dio e’ che Dio non crede di essere Berlusconi”, alcuni dei più coloriti.

Tra gli slogan più cantati domina l’invito a “mandare a casa” il presidente del Consiglio: ”Licenziamolo”, ”Dimissioni”, ”Berlusca a San Vittore”, ”Fuori la mafia dallo Stato”.

Non sono state risparmiate critiche neanche al Partito democratico: tra i cartelli anche uno che raffigura il segretario Bersani mentre dorme e con sotto la scritta ”Non facciamo rumore il Pd si può svegliare”.

Di Pietro. Nel corteo c’è anche il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro che se la prende coi dirigenti del Pd, assenti dalla manifestazione. ”In questa piazza e nelle tante piazze cui ho partecipato, c’è molto popolo democratico. Se qualche volta venissero anche i dirigenti democratici se ne accorgerebbero”.

A chi come Casini e Fioroni, auspica che il Pd escluda dalle alleanze Di Pietro il Leader Idv risponde: ”Sono due persone in meno per quella grande alleanza che vogliamo costruire con i cittadini. L’Idv – aggiunge – è vicina al Popolo Viola ai movimenti che non si rassegnano all’idea che per non disturbare il manovratore non bisogna fare opposizione”.

”A chi dice di non alzare troppo la voce – conclude Di Pietro- diciamo che la colpa non è dell’agnello che strilla, ma del lupo che se lo vuole mangiare”.

Presente nel corteo anche Giuseppe Giulietti, deputato e  portavoce di Articolo 21. ”Dopo aver visto i video di Berlusconi – ha spiegato Giulietti – penso che il Paese è a rischio. Berlusconi non è più in sé e il Paese rischia di morire”. 2. ”Proporremo alle forze politiche – ha aggiunto il portavoce di Articolo 21 – anche alla destra, ad indire una grande manifestazione per la Costituzione. Senza colori perché non è il tempo di settarismi. Mi piacerebbe si svolgesse ad Adro, per portare li’ simbolicamente il tricolore”.