Berlusconi: “Processo breve non è incostituzionale. Tempi ancora lunghi”

Pubblicato il 20 Gennaio 2010 - 15:38 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha detto di non credere incostituzionale il processo breve. «L’opposizione – ha aggiunto il premier parlando al termine di un incontro con il cardinal Camillo Ruini – è intellettualmente disonesta». «È l’Europa che ci chiede certi tempi nei processi – ha spiegato Berlusconi – e anche la Costituzione che ci dice che i processi debbono avere tempi ragionevoli».

Berlusconi ha poi parlato dei processi che lo vedono imputato: «Sono dei plotoni di esecuzione – ha dichiarato il premier – Non ho ancora deciso se andare o meno ma i miei avvocati lo sconsigliano».

Ma questo “processo breve” secondo il premier tanto breve non è. parere negativo quindi, «perché i tempi, quelli introdotti con questa nuova legge, non sono ragionevoli. Dieci o più anni… vorrei fossero più brevi». I tempi sono ancora «eccessivi» dice Berlusconi perché «chi è chiamato dentro il girone infernale del processo in Italia è una persona persa e il disastro per lui e per la sua famiglia è sempre enorme e quindi credo che i tempi dovrebbero essere molto ma molto più contenuti di quelli votati in questa legge». Insomma secondo il presidente si parla ancora di «processo lungo».

Il premier, poi, ha ricordato l’ex leader del Psi Bettino Craxi: «Era un mio amico: tutti hanno detto quello che lui ha portato nella politica italiana e credo che sia da annoverare tra i protagonisti della nostra storia repubblicana».

Berlusconi ha poi sottolineato di aver «molto apprezzato» le parole che il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha usato nella lettera inviata alla vedova di Bettino Craxi.

Berlusconi, poi, ha anche parlato di elezioni regionali sottolineando che la scelta di allearsi con l’Udc spetta agli organi del Pdl preposti a questo scopo. Ciò non significa – ha aggiunto – che il presidente del Consiglio abbia una posizione in merito e cioé che «non si debba tornare indietro alla repubblica dei partiti» senza che le alleanze siano fatte sulla base di «scelte opportunistiche».

Berlusconi ha quindi aggiunto: «Io penso di essere libero in campagna elettorale, anche in una regione ove vi fosse un’eventuale alleanza con un partito la cui posizione politica io non condivido, di rivolgere a questo partito delle critiche».