Berlusconi dimissioni forzate: tra pochi giorni punta al voto

Pubblicato il 8 Novembre 2011 - 20:07 OLTRE 6 MESI FA

Rendiconto di bilancio: Berlusconi non ha maggioranza (Lapresse)

ROMA – L’incontro con Napolitano dopo la votazione sul rendiconto di bilancio ha avuto un esito positivo: Berlusconi si dimetterà dopo l’approvazione della legge di stabilità. Questa soluzione gli serve a un duplice scopo:

1) Creare una piattaforma elettorale intorno alla “responsabilità” di un esecutivo che è riuscito a prendere misure per rassicurare l’Europa

2) Evitare nuovi governi che non abbiamo Berlusconi presidente.

Perché? Il premier ha promesso a Napolitano che fa approvare la legge di Stabilità e poi si dimette, in cambio il presidente della Repubblica gli ha garantito che scioglierà le Camere e porterà il il Paese a elezioni anticipate, senza passare per la ricerca di una maggioranza alternativa in Parlamento.

A confermare anche una nota del Quirinale. “Il Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla Camera; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per l’urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l’approvazione della Legge di Stabilità, opportunamente emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea”.

Il comunicato poi aggiunge: “Una volta compiuto tale adempimento il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e proposte di ogni forza politica, di quelle della maggioranza risultata dalle elezioni del 2008 come di quelle di opposizione”.

Berlusconi è quindi intervenuto telefonicamente al Tg5 dove ha spiegato: ”Dopo il varo della legge di stabilità ci saranno le mie dimissioni in modo che il capo dello Stato possa aprire le consultazioni e decidere sul futuro: non spetta a me decidere, ma io vedo solo la possibilità di nuove elezioni. Il Parlamento è paralizzato”.