Berlusconi alla festa di Putin: ma come mai tutto così top secret?

Pubblicato il 9 Ottobre 2011 - 11:43 OLTRE 6 MESI FA

MOSCA – Segretezza italiana sommata a riservatezza di Stato russa: uguale, missione top secret per Silvio Berlusconi in Russia da venerdì sera a festeggiare i 59 anni del suo amico Vladimir Putin. Presi di sorpresa anche i media russi, che hanno diffuso la notizia solo nel pomeriggio, tanto da far pensare ad una visita inattesa. L’annuncio del viaggio è arrivato dall’Italia, confermato da fonti diplomatiche italiane a Mosca che solo nel pomeriggio hanno la notizia ufficiale: ”Sta arrivando, lo aspettiamo”, ha spiegato Dmitri Peskov.

Con lui l’ex cancelliere Gerhard Schroeder, altro vecchio amico dell’ex ‘zar’. Il luogo: i dintorni di San Pietroburgo, la dacia tra i boschi del Valdai dove il premier russo ha festeggiato gli ultimi anniversari. Nessuna conferma ufficiale da Peskov che si limita ad indicare una ”residenza privata di Putin fuori città”, per un viaggio ”assolutamente privato, su cui non so e non posso aggiungere nulla”.

La ritrosia di Putin nel fornire dettagli sulla propria vita privata è nota tanto che lo stesso portavoce aveva annunciato per il premier russo ”una giornata di lavoro come le altre a Mosca” e poi festeggiamenti serali ”in famiglia”. Famiglia che per i russi è un segreto di Stato: la moglie Ljudmila ‘scomparsa’ da un paio d’anni, si dice abbandonata ed esiliata in un convento, le due figlie prima studentesse in Germania e ora forse lavoratrici o sposate chissà dove e con chi. Nessuno le vede da 12 anni.

Un curioso contrasto con l’immagine pubblica del premier italiano. Non a caso i media russi hanno avuto difficoltà a tradurre ‘Forza Gnocca!’, scegliendo un castigato ‘Forza pupe!’. Blindato l’incontro, ignoto il programma, di certo un’atmosfera ben diversa da quella tra passeggiate e pesca al laghetto del compleanno 2009, quando Putin, Schroeder e Berlusconi avevano improvvisato un mini vertice con colloqui sui gasdotti.

Indiscrezioni dall’Italia parlavano anche dell’ipotesi che il Cavaliere volesse cercare, tramite a Putin, di vendere il Milan a qualche investitore russo (si è fatto il nome di Gatzprom). Notizia che non ha avuto nessuna conferma ufficiale.