Caso Ruby, Berlusconi: “Dimissioni? Ma siete matti?”. Poi attacca i giudici: “Processo a fini eversivi”, “Quelle ragazze le ho aiutate…”

Pubblicato il 18 Gennaio 2011 - 19:53 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Il Colle si è “allarmato”, le opposizioni gli chiedono di dimettersi ma lui, Silvio Berlusconi, anche dopo l’ennesimo scandalo non sembra voler arretrare di un millimetro. Ai giornalisti che gli chiedono se prende in considerazione l’idea di rassegnare le dimissioni dopo il “caso Ruby”, il Cavaliere risponde: ”Ma siete matti?”. Attacca i giudici e poi annuncia che non si presenterà davanti al Tribunale di Milano: ”I miei avvocati – dice – mi hanno detto che non essendo Milano il tribunale competente non è logico che io vada”.

Per il premier l’interruzione del governo in questo momento sarebbe oltretutto molto pericolosa per la tenuta dei conti pubblici italiani: ”gli interessi schizzerebbero e tutti gli italiani dovrebbero pagarne le conseguenze con un aumento delle tasse”.

“Processo a fini eversivi” e “da magistrati offesa alla democrazia”.”Non faccio gestacci in pubblico  -aggiunge – Sono assolutamente sereno, mi sto divertendo. Tutto questo è uno scandalo, una costruzione mediatica, si tratta di uno spionaggio continuo”. La legge contro la prostituzione, ricorda, “l’ho fatta io”. Quello che è in corso, incalza, “non è un processo giuridico ma mediatico a fini eversivi. Il reato di concussione è inesistente. L’indagine dei magistrati di Milano sul caso Ruby e un’offesa per la democrazia. Non è pensabile che qualcuno abbia la propria casa spiata per un anno. E’ una cosa che non può esistere in nessun paese” del mondo. Poi dice: “Le ragazze sono state trattate malissimo, in queste ore alcune aggredite: per quanto mi riguarda ho solo dato disponibilità a chi aveva grandi bisogno”. “Se avessi fatto festini con 24 ragazze – scherza – sarei meglio di Superman…”.

Solo feste normali. ”A casa mia – insiste il Cavaliere – ci sono solo state feste con tanti invitati, molteplici presenze, cantanti e camerieri” e dove ”non è successo nulla che non potesse succedere in casa mia, tutto il resto non esiste” così come ”non esiste il reato di concussione, che è stato sollevato solo per portare la competenza a Milano”. Quanto all’altro reato, quello di prostituzione minorile, ”c’è una persona che ha fatto affermazioni precise di non aver mai avuto da parte mia avances nè atti di sesso con me e, oltretutto, è una persona che aveva dichiarato urbi et orbi, come dimostrato da numerosissime persone, da testimonianze, di avere 24 anni di eta”. Per questo, continua il premier ”c’è solo l’obiettivo della procura di dare un colpo alla credibilità del Paese” portando anche una ”offesa alla democrazia”. Per Berlusconi, tuttavia, ci sarà ”l’intervento del Parlamento che toglierà alla procura di Milano il caso e lo farà trasferire al Tribunale dei ministri”. Infine, insiste, ”miei avvocati mi hanno detto che non essendo Milano il tribunale competente non è logico che io vada”.

”Con Napolitano ho parlato anche di questa vicenda – aggiunge il premier – e io gli ho esposto la mia posizione. Sui contenuti del colloquio, tuttavia, dovete chiederlo a lui”.

Nuovi sondaggi. “Dentro di me – prosegue – sono sereno, questa cosa sarà un boomerang per loro”. E infatti il Cavaliere cita nuovi sondaggi. “Secondo i dati di Euromedia io sono al 52,3% di consensi mentre il Pdl 32,3%”.