Emissari per falsificare l’età di Ruby: Berlusconi chiede di aprire un’inchiesta e fa denuncia contro ignoti

Pubblicato il 11 Marzo 2011 - 11:00 OLTRE 6 MESI FA

Ruby

ROMA – Sul tentativo di falsificare la data di nascita di Ruby in Marocco, il legali di Silvio Berlusconi hanno presentato una denuncia contro ignoti e una richiesta di inchiesta alla procura di Roma. Lo sottolinea ‘Il Fatto Quotidiano’ smentendo così che Niccolò Ghedini e Piero Longo abbiamo fatto pervenire alla redazione una querela.

Sul ‘Fatto’ si possono infatti leggere le dichiarazioni di Ghedini intervistato da un cronista del quotidiano diretto da Padellaro. “Bravi, bravi – dice Ghedini – Voi avete fatto il vostro lavoro. Noi abbiamo semplicemente comunicato che il presidente Berlusconi ci ha dato mandato di depositare una specifica denuncia all’autorità giudiziaria, per accertare se la vicenda che voi raccontate è vera oppure no. Perché, in ogni caso, è una storia che tende surrettiziamente a danneggiare il presidente del Consiglio, che è totalmente estraneo a ogni eventuale comportamento illecito”.

Una corruzione impossibile, secondo Ghedini. “Abbiamo fatto indagini difensive in Marocco: abbiamo chiesto ad avvocati locali quali sono le procedure per la registrazione delle nascite. E abbiamo così scoperto che sono procedure blindate. I dati sono scritti in tre registri: quello dell’ufficio anagrafe locale, quello del ministero dell’Interno a Rabat e quello del ministero dell’Istruzione, sempre nella capitale. Impossibile falsificare tutto. La certezza documentale è granitica”.

I legali del premier hanno anche chiesto alla procura di Roma di aprire un’inchiesta su questa vicenda: “Se le vostre notizie sono vere – continua Ghedini nell’intervista al ‘Fatto’ – è evidente che c’è stato un grave, anche se maldestro, tentativo di falsificazione che danneggia il presidente del Consiglio. Se qualcuno ha davvero fatto quel tentativo, è bene che le autorità ricostruiscano i fatti e l’identità delle persone coinvolte, per sventare strumentalizzazioni ai danni di Berlusconi”.