Caso Ruby, anche gli uomini protestano. Da Scalfaro a Eco: “Dignità violata”

Pubblicato il 1 Febbraio 2011 - 10:01 OLTRE 6 MESI FA

Ruby

ROMA – Anche gli uomini scendono in piazza per dire basta alla mercificazione della donna, resa eclatante dal caso Ruby che sta coinvolgendo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ancora prima della manifestazione del 13 febbraio, in cui le donne metteranno in strada la propria protesta, sabato 5 al Palasharp di Milano ci sarà un’altra iniziativa, promossa da Libertà e Giustizia, che vedrà sul palco uomini del calibro di Umberto Eco, Paul Ginsborg, Gustavo Zagrebelski, Roberto Saviano, Oscar Luigi Scalfaro.

E molti altri uomini sono quelli che, in queste ore, si stanno unendo al grido di disappunto delle donne. Dal regista Gabriele Salvatores (“perché il maschile e il femminile anche in natura convivono insieme e si rispettano”) allo scrittore Tiziano Scarpa (“se fossi una donna sarei incazzata. E siccome sono una donna, perché come tutti dentro di me c’è un po’ di maschio e un po’ di femmina, sono molto incazzata anch’io”) a Valerio Mastandrea (“il modello maschile che ci viene mostrato dalla politica è triste ed è il terreno in cui crescono le violenze sulle donne”). Aderisce convinto Moni Ovadia: “Non mi riconosco nel modello del maschio stallone o ruffiano. Il mondo maschile è già colpevole per aver taciuto l’uso del ruolo della donna in questi anni. Ora è arrivato il momento di far sentire la nostra voce”. E Michele Placido. “Aderisco non solo come compagno di una donna giovane che mai potrebbe concepire di avere relazioni come quelle che ha in uso il presidente del Consiglio, ma anche per i miei figli: quello che stanno vedendo lascerà ferite”.