Berlusconi a Lavitola: “Di me possono dire al massimo che scopo”

Pubblicato il 1 Settembre 2011 - 18:31| Aggiornato il 2 Settembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Di tutte le trame di cui Luigi Bisignani può essere artefice a Berlusconi non “frega niente”. Lui ne vuole star fuori e su Gianni Letta può mettere la mano sul fuoco. Inutile per Valter Lavitola, direttore dell’Avanti!, cercare di mettere in guardia il premier. Lui è tranquillo, “trasparente”. E soprattutto: “Di me possono dire al massimo che scopo” e per questo dice di non temere un proprio coinvolgimento nella vicenda della P4.

Queste le parole esatte dell’intercettazione: «…anche di questo – dice Berlusconi, a proposito di alcuni aspetti della vicenda P4 – non me ne può importare di meno… perchè io …sono così trasparente..così pulito nelle mie cose..che non c’è nulla che mi possa dare fastidio..capito?..io sono uno..che non fa niente che possa essere assunto come notizia di reato…quindi..io sono assolutamente tranquillo…a me possono dire che scopo..è l’unica cosa che possono dire di me…è chiaro?..quindi io..mi mettono le spie dove vogliono..mi controllano le telefonate..non me ne fotte niente…io..tra qualche mese me ne vado per i cazzi miei…da un’altra parte e quindi…vado via da questo paese di merda…di cui…sono nauseato…punto e basta…».

La telefonata è stata intercettata nell’ambito delle indagini della Procura di Napoli che hanno portato all’arresto di Gianpaolo Tarantini e della moglie per estorsione ai danni del presidente del Consiglio.