Berlusconi: “Se sinistra si prende anche il Quirinale sarà battaglia in piazza”

Pubblicato il 18 Marzo 2013 - 14:01| Aggiornato il 16 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Se la sinistra si prende anche il Quirinale, sarà battaglia in Parlamento e nelle piazze. E’ quanto avrebbe detto Silvio Berlusconi ai suoi, nel corso della riunione del Pdl alla Camera. L’assemblea ha indicato, su proposta del Cavaliere, Renato Brunetta come presidente del gruppo parlamentare di Montecitorio. La scelta verrà ufficialmente formalizzata nel pomeriggio di martedì, quando tutti i gruppi si riuniranno dalle 15 su convocazione del Presidente della Camera. “Indico Brunetta come capogruppo, mi auguro che vada bene a tutti e sia condiviso”, avrebbe detto Berlusconi parlando all’assemblea, dietro i suoi occhiali scuri conseguenza dell’uveite. “Conoscete la sua vis polemica – avrebbe aggiunto il Cavaliere – Brunetta potrà continuare l’opera di Fabrizio Cicchitto”.

Berlusconi però non digerisce il rifiuto del Pd: “Con Bersani probabilmente incaricato di formare un governo e due Camere alla sinistra, così come detto da Alfano, abbiamo suggerito che il Presidente della Repubblica potesse essere espressione dei moderati e Bersani, di contro, ha respinto questa ragionevolissima proposta come fosse uno scambio indecente anche se la nostra coalizione ha preso il 30% dei voti”.

“Questo governo – ha aggiunto – non avrà vita facile e dal Paese uscirà presto la necessità di un cambiamento e noi dobbiamo essere lì, pronti”. E si aggrappa ai sondaggi: “I sondaggi, dopo il voto, ci danno avanti rispetto al Pd di tre punti“.

“Dobbiamo sempre lavorare come se fossimo in campagna elettorale”, ha detto. Il Cavaliere avrebbe anche citato alcuni punti sui quali insistere: l’abolizione dell’Imu; la defiscalizzazione per le imprese che assumono; la cancellazione del redditometro e la possibilità che qualora si apre un’impresa (il Cav avrebbe citato l’ipotesi di un ristorante) i controlli vengano fatti solo dopo l’apertura abbattendo la burocrazia.

E rincorre Grillo sul suo stesso terreno: “Ho pensato molto al successo di Grillo – sostiene Berlusconi – noi da persone responsabili e esperte abbiamo detto e fatto cose concrete. I grillini hanno portato avanti un sogno rivoluzionario. Noi adesso dobbiamo inventarci qualcosa senza abiurare, da persone responsabili quali siamo, alle cose concrete. Dobbiamo presentarci come un sogno, come una rivoluzione italiana che porti i cittadini verso il benessere e la sicurezza”.