Berlusconi e le escort, i legali di Nadia: “I magistrati le hanno vietato di parlare”

Nadia Macrì

I legali della escort Nadia Macrì ribadiscono: i giudici le hanno detto di tacere. Convocata dall’ autorità giudiziaria come persona informata sui fatti, ”non ha in alcun modo reso a chicchessia dichiarazioni spontanee” e i magistrati, al termine delle verbalizzazioni, l’hanno ammonita circa il divieto (ex art.391 quinquies del codice di procedura penale) di rivelare fatti e circostanze oggetto dell’ indagine; divieto che non puo’ avere durata superiore a due mesi e che, ”per quel che consta alla signora Macrì”, non è stato mai revocato dall’autorità giudiziaria.

Lo spiegano con una nota i legali dell’ex escort reggiana, Domenico Noris Bucchi ed Enrico Della Capanna, con l’intenzione di ”precisare con maggiore chiarezza le ragioni che hanno indotto la nostra assistita a non rendere dichiarazioni alla stampa in merito ai fatti per cui e’ stata sentita”. Nadia Macri’ – sottolineano gli avvocati – ”si e’ attenuta scrupolosamente alle indicazioni che le sono state date dai magistrati e non ha rivelato ad alcuno i contenuti dell’indagine e della testimonianza. La signora Macri’ intende, nostro tramite, ribadire la propria volonta’ di non violare il divieto che le e’ stato imposto. Cio’ quantomeno fino a quando non sara’ decorso il termine massimo di durata del provvedimento interdittivo dell’autorita’ giudiziaria, ovvero essa non sara’ formalmente liberata dal divieto di comunicazione”.

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