Berlusconi si rifugia al Senato: i 4 processi del “padre nobile”

Pubblicato il 25 Ottobre 2012 - 10:07 OLTRE 6 MESI FA
Padre nobile o santo laico Berlusconi deve affrontare ancora quattro processi

ROMA – Berlusconi lascia ma non abbandona: quale padre nobile farà da chioccia ai giovani leoni del Pdl, ammaestrandoli da un seggio al Senato. Non si rottamano i padri nobili, non si rottamano vent’anni di guida carismatica. Soprattutto se il “nemico” ha ancora parecchie frecce al suo arco: 4 processi in corso, 4 sentenze da dribblare, un po’ cercando il più possibile di rinviare, differire prima che una benedetta prescrizione sani il sanabile. Molto di più cercando un riparo meno provvisorio, una casa più sicura: un seggio al Parlamento che assicura l’immunità.

Resta fiero di averci regalato anni emozionanti, palpitanti. Ora, però, che non sarà più lui a tirare il gruppo, di palpitazioni processuali può anche fare a meno. Il Fatto Quotidiano di oggi (25 ottobre) ci rammenta la fitta agenda  di appuntamenti con giudici e tribunali dell’ex premier, uno “slalom tra immunità e prescrizione” cui non potrà opporre impedimenti, legittimi o meno che siano. Si parte subito subito, tra oggi e domani è attesa la prima sentenza del processo sui diritti televisivi.

Frode fiscale Mediaset.  E’ il processo sui diritti televisivi che i magistrati vogliono dimostrare come gonfiati allo scopo di accantonare provviste in nero all’estero. Tra oggi e domani la sentenza. Berlusconi e il suo amico Fedele Confalonieri hanno visto azzerare una parte dei reati caduti in prescrizione. Restano in piedi le presunte frodi fiscali per il 2001, 2002, 2003. 14 milioni di euro di imposta sarebbero stati evasi. I vertici Mediaset rischiano una condanna a 3 anni e 8 mesi. La prescrizione scatterebbe a aprile 2014. Considerando che le motivazioni saranno presentate insieme alla sentenza (si risparmiano tra due e tre mesi), ai giudici restano almeno 18 per l’appello e la sentenza definitiva in Cassazione.

Processo Ruby. A dicembre è prevista la sentenza che deciderà se  “bunga bunga” era un originale modo di chiamare certe cene eleganti o la parola d’ordine per festini con prostitute. In particolare Berlusconi è accusato di concussione, per aver fatto rilasciare Karima El Mahroug in arte Ruby dalla Questura di Milano (la nipote di Mubarak). E è accusato anche di prostituzione minorile perché all’epoca dei fatti Ruby era minorenne.

Rivelazione di segreto di ufficio. Ancora a Milano è imputato di rivelazione di segreto d’ufficio per la diffusione dell’intercettazione segreta del luglio 2005 tra il presidente Unipol Consorte e il segretario dei Ds di allora Fassino. Quell'”abbiamo una banca” fu pubblicato in prima pagina da Il Giornale mentre i magistrati non lo avevano nemmeno trascritto perché senza profili di reato e ininfluente per l’inchiesta. La registrazione fu portata ad Arcore dove fu ascoltata da Berlusconi e dove si decise di pubblicarne la trascrizione per mettere in difficoltà l’avversario politico. Entro l’anno potrebbe arrivare una sentenza.

Processo a Bari con Lavitola. Berlusconi è accusato insieme a Valter Lavitola di aver indotto a dichiarazioni mendaci l’imprenditore barese Gianpalo Tarantini, l’uomo che i magistrati presumono abbia procacciato ragazze al premier.