Party al Quirinale: nessuno si fila Berlusconi

Pubblicato il 1 Giugno 2011 - 10:25 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – C’era tutto il gotha nazionale ai giardini del Quirinale per la festa della Repubblica. Alle 18 hanno iniziato ad entrare le personalità e tutte si sono messe in fila per salutare il padrone di casa: Giorgio Napolitano. Una fila lunga, racconta Fabio Martini sulla ‘Stampa’. Stesso non si può dire per quella davanti a Silvio Berlusconi: le persone interessate a salutarlo erano poche, si legge sempre sul quotidiano di Torino, e la sparuta fila si è sciolta nel giro di dieci minuti. Insomma, pare che al Cavaliere non se lo fili più nessuno.

Eppure tutti ricordano che l’altranno il Cavaliere si presentò a quella stessa festa baldanzoso per la vittoria alle elezioni regionali. Girava per i tavoli, salutava, sorrideva. Stringeva mani. ‘La Stampa’ dice che assomigliava quasi a uno sposo al suo ricevimento di nozze, così eccitato e con un sorriso per tutti.

Ma quest’anno è cambiato molto. Racconta Martini che a Berlusconi non si voleva avvicinare quasi nessuno. Ma lui non si è perso d’animo: vista la mala parata, più che rimanere isolato ha preferito parlare con i giornalisti. A cui due giorni prima aveva detto di “vergognarsi”. Ad ogni modo, rimasto solo e isolato, si è diretto verso i giornalisti e ha iniziato: “Allora…”. E giù un monologo di 13 minuti.

Poi non pago, visto che i commensali interessati ad intrattenersi con lui era sempre più radi, ha iniziato il consueto sketch. Ha preso il presidente dei Responsabili, Luciano Sardelli, e gli ha chiesto di ripetere le sue frasi e mò di karaoke: “Sardelli – lo ha incalzato Berlusconi – ripeti: ‘Il gruppo più leale con il presidente Berlusconi…”, e l’altro ripete la frase. “E’ il gruppo di iniziativa Responsabile e andremo avanti fino alla fine della legilatura…”, prosegue il premier. E Sardelli ripete: “E’ il gruppo di iniziativa Responsabile e andremo avanti fino alla fine della legilatura…”, ma poi aggiunge: “perché non ci sono alternative…”. Un ulteriore colpo basso per Berlusconi in una serata da dimenticare.