Berlusconi: “Sulla giustizia siamo pronti al referendum, ricorreremo al popolo”

Pubblicato il 16 Ottobre 2009 - 10:02 OLTRE 6 MESI FA

«Non è cosa facile, non sono facili le scelte sulla strada da seguire: io sono per esempio per una riforma costituzionale». Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, risponde così a chi gli chiede una scadenza per la più volte annunciata riforma della giustizia.

Berlusconi punta ad una riforma «che prenda il toro per le corna e faccia del nostro Paese una democrazia vera, non soggetta al potere di un ordine che non ha legittimazione elettorale». Per il presidente del Consiglio «c’è quindi un grande lavoro da fare».

A chi gli chiede se ricercherà larghe intese in Parlamento replica: «Faremo come sarà possibile fare». Berlusconi ricorda che la legge elettorale prevede anche l’intervento degli elettori attraverso il referendum. La parola, puntualizza «del popolo, perchè credo che un cambiamento così debba essere fatto anche attraverso il ricorso al popolo».

Il premier è poi tornato sulla bocciatura del lodo Alfano da parte della Corte Costituzionale: «Una decisione assolutamente non condivisibile» ha affermato. «Praticamente la Corte – ha spiegato Berlusconi – ha detto ai pm rossi di Milano: “riaprite la caccia all’uomo nei confronti del premier”».

Silvio Berlusconi spiega poi ai cronisti di non aver visto “Annozero”, ma parla dell’uso criminoso della tv. Il premier si riferisce anche al famoso “editto bulgaro” di sette anni fa, ribandendo di essere stato male interpretato. «Comunque alla fine – osserva il Cavaliere sugli attacchi che riceve nella tv pubblica – siccome il vantaggio viene ancora a noi, se vogliono andare avanti in questo modo facciano pure. Il fatto è che andando avanti così ci saranno brutte sorprese per il bilancio della Rai. Berlusconi dice di aver commissionato un sondaggio: andando avanti così’ il 50% degli italiani non pagherà il canone».