Berlusconi imita gli Usa: pensa a “Tea party” nostrani e alla Santanchè come la Palin

Pubblicato il 14 Ottobre 2010 - 09:27 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi in crisi di consensi guarda oltreoceano e “copia” i Tea Party americani per risalire la china. Il suo progetto politico ora è costruire anche in Italia un movimento ultraconservatore “dal basso” come quello messo in piedi in Usa da Sarah Palin. Un movimento che affianchi, e non sostituisca, gli organi già esistenti come i “Circoli della libertà”.  Tre sono le “gambe” dei Tea Party in america: una donna forte e determinata (Sarah Palin), una tv potente (la Fox) e un volto noto (Glenn Beck). Nella declinazione italiana pensata dal Cavaliere il volto noto sarebbe lui stesso, la donna forte Daniela Santanché e la tv potente, ovviamente, Mediaset. Per quanto riguarda i contenuti, anche qui, il premier si rifarebbe allo slogan della Palin: lotta all’immigrazione, difesa della vita e temi etici, meno centralismo e soprattutto guerra alle tasse.

Quello dei “Tea party” è, diciamolo subito, un movimento radicale, conservatore e individualista. Quello che serve al Pdl, secondo Berlusconi, per recuperare consensi. Così da qualche tempo il premier si è fatto mandare dagli Usa una serie di documenti e di ricerche sui meccanismi dell’organizzazione nata a destra del Partito Repubblicano per iniziativa di Sarah Palin. A palazzo Grazioli, chiuso nel suo studio, studia i metodi di reclutamento, criteri organizzativi e soprattutto i “temi” che animano i Tea Party. Inoltre si è anche affidato a una società Usa che organizza campagna elettorali per verificare come adattare il tutto alla politica nostrana.

Berlusconi è convinto che imitando quel movimento nato a destra del partito Repubblicano dopo la vittoria di Obama, anche il Pdl potrà riconquistare i voti degli italiani non più tanto convinti della bontà del suo progetto politico. Ma lo stesso premier dovrebbe stare attento perché negli Usa, dove i Tea Party sono nati, questi movimenti ultraconservatori nati “dal basso” stanno sovrastando e fagocitando la loro stessa ideatrice: Sarah Palin. Ora che si sono strutturati, infatti, vogliono diventare autonomi e dicono: possiamo anche fare a meno di lei.

Stia attento che i Tea Party, promossi da Sarah Palin, a Sarah Palin l’hanno fatta fuori. Politicamente parlando, ovviamente.