Berlusconi e la telefonata della domenica: “Giudici contropotere, sinistra mi odia”

Pubblicato il 3 Aprile 2011 - 12:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un copione che si ripete: un happening di domenica mattina, un telefono che squilla e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che via cavo espone il suo punto di vista. E tanto per dare ancora di più il senso del “già visto e sentito” il premier attacca aspramente i giudici.

Giudici. “In Italia – attacca il premier – il potere giudiziario è diventato un contropotere e la politica è resa impotente e messa in un angolo”.”Il nostro – aggiunge Berlusconi – è l’unico paese della democrazia occidentale in cui il potere dell’esecutivo è sovrastato dai poteri delle Camere, dal potere giudiziario e dalla Corte Costituzionale chi si oppongono al cambiamento”.

Per Berlusconi, invece, “serve la riforma della giustizia per riequilibrare i poteri dello Stato. Quindi ‘viva la politica’ significa restituire potere alla democrazia e ai cittadini che credono che attraverso la politica si possa migliorare il mondo in cui viviamo”.

Sinistra e Lampedusa ‘Sono reduce da una telefonata con il prefetto Caruso per parlare della situazione di Lampedusa – ha detto Berlusconi spostando poi i suoi attacchi verso la sinistra – All’opposizione interessano i profughi ma solo per attaccarci. La cosa che ci ferisce di più è che questa opposizione che continua a seminare odio contro di me”. ”A Lampedusa – ammette Berlusconi – la situazione è difficile. Anche questa notte sono arrivati altri 346 immigrati con gli ultimi imbarchi stasera ne resteranno 2500, le condizioni del mare hanno reso impossibile ieri l’imbarco dei profughi”.

Tunisia. ”Andrò  a Tunisi a vedere se un governo non forte e non eletto riuscirà a imporsi e evitare nuove partenze” ha detto il premier. L’ottimismo esibito in altre circostanze sembra lontano.