Berlusconi teme Francesca Pascale: “Cattiva, mi ricatta”, Michelle Bonev al pm

Pubblicato il 18 Maggio 2014 - 11:22| Aggiornato il 19 Maggio 2014 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi teme Francesca Pascale: "Cattiva, mi ricatta", Michelle Bonev al pm

Michelle Bonev: Berlusconi ha paura di Francesca Pacale: “è cattiva”

ROMA – Berlusconi si sente ricattato da Francesca Pascale che, parole dello stesso Berlusconi, “è cattiva”.
Da Michelle Bonev straripa un torrente di 79 pagine di verbale, raccolto dal pm Eugenio Albamonte della Procura della Repubblica di Roma. Sulla copertina del fascicolo giudiziario, ci sono le generalità: Ianeva Boneva Dragonira, alisa Michelle Bonev, nata a Burgas in Bulgaria.
Il verbale è corredato di documenti e foto, conversazioni WhatsApp, SMS, email, e “tutto quanto in mio possesso a supporto delle mie dichiarazioni”.

Tra le foto, quella di un’altra presunta e asserita, dalla Bonev, minorenne, questa volta brasiliana e non marocchina come Ruby, di cui Michelle Bonev ha la foto ma non sa il nome:

“Mi sembra anche lei minorenne, sta lì da cinque anni, insomma una cosa molto intima, vivevano con loro, molto piccolina, non so neanche come si chiama, è mezza brasiliana, se è anche per questo che lo ricatta non lo so, me lo sto chiedendo”.

Michelle Bonev, che è indagata per diffamazione su querela di Francesca Pascale, è stata interrogata per 3 ore, la sera del 16 gennaio 2014, dal pm Eugenio Albamonte. Ora ha deciso di rendere pubblico, attraverso il suo blog, Michelle Bonev Blog, il testo del verbale dell’interrogatorio, nella convinzione

“che oggi sia un dovere civile divulgare questo interrogatorio a più persone possibili, affinché questi due impostori, Silvio Berlusconi e Francesca Pascale, non possano mai più prendere in giro il Popolo Italiano.

“Ho raccontato al magistrato la mia esperienza personale con Silvio Berlusconi e Francesca Pascale, e il mio rapporto con loro.

“Ho ribadito che il fidanzamento fra Berlusconi e la Pascale è una messinscena, perché lei è lesbica, e tale rapporto ha due scopi: il primo, fornire una copertura a Berlusconi per mascherare i suoi rapporti sessuali con le tante ragazze che frequentano le sue abitazioni (il cosiddetto bunga-bunga), al fine di non essere giudicato negativamente dalla società; il secondo, rappresentare un idilliaco e inverecondo quadretto familiare, che durante la campagna elettorale raccolga quanti più voti possibili”.

Cosa ci sia di vero nelle parole di Michelle Bonev spetterà al magistrato accertarlo. La sua veste di indagata, fa notare Antonio Massari, che sul Fatto pubblica alcuni passi salienti del verbale, consente a Michelle Bonev di mentire. Francesca Pascale ha querelato Michelle Bonev dopo una intervista a Servizio Pubblico, nell’ottobre 2013, dove la Bonev dichiarò che la Pascale è lesbica, che la sua relazione con Berlusconi è fittizia, che l’ex Cavaliere in un’occasione ha picchiato Francesca con un telefono”. Sette mesi dopo Michelle Bonev, dinanzi ad Albamonte, non ritratta nulla. Ecco la sintesi di Antonio Massari. Il testo integrale è sul sito della Bonev.

Un giorno Francesca Pascale disse a Michelle Bonev, nella versione di quest’ultima:

“Voglio che lui abbia paura perché io mi suicido”.

Lui, ovviamente, è Berlusconi. In un’altra occasione, risulta dal verbale, Berlusconi confidò alla Bonev:

“Portamela via, lei è cattiva e mi ricatta”.

Come? Risponde Antonio Massari: la Bonev cala l’asso della presunta minorenne brasiliana. Dopo un lungo idillio, ricostruisce Antonio Massari, arrivarono

“la rottura con Berlusconi e la first lady, un nuovo fidanzato, la terapia, e la voglia di raccontare tutto. A partire dal suo rapporto sentimentale con la Pascale e i presunti ricatti all’ex premier: “’Io ti rovino, io ti sputtano’, queste sono le parole che lei usa, anche davanti alle persone”.

Il momento della rottura seguì il flop della fiction in due puntate della Bonev, Donne in gioco, che a suo tempo fece scandalo: tappeto rosso a Venezia, ministri mobilitati a farle da corona. La seconda parte venne trasmessa mentre sulle reti concorrenti c’erano Ballarò e la nazionale di calcio.

“Ho capito che era finito tutto quello che avevo fatto”. Racconta d’essersi presentata dai due: “Ho iniziato a piangere…Lui se n’è andato perché aveva da fare, Francesca m’è venuta vicino e ha detto: ‘Cosa te ne frega, hai la tua stanza qui, puoi stare con me, e poi hai pensato che magari non sei una brava attrice?’”.
Inutile provare a ricontattare Berlusconi:“Tutte le telefonate che avvengono passano dalla Pascale, anche se chiamasse Putin, non può parlargli direttamente se non lo decide lei”.

Michelle Bonev ha raccontato al pm come avvenne il suo ingresso nel cerchio magico di Berlusconi:

“Chiesi a Licia Nunez di farmi incontrare Berlusconi… Licia Nunez ha avuto una relazione con Imma Battaglia [storica leader del movimento LGBT]”. Sono andata a Palazzo Grazioli per la prima volta a marzo 2009… le ragazze… una per una andavano a chiedere le cose che gli servivano per lavoro, per soldi, per pagare la luce, il gas… mi sembrava di stare a una specie di padrino… baciamano…”.

Berlusconi si mosse dopo un regalo di compleanno speciale, “una statua di marmo… della Madonna di Milo … molto alta, molto bella” [Venere, in realtà] e le fissò il primo appuntamento.

La prima notte, ricostruisce Antonio Massari,

“non vi fu alcun rapporto sessuale – arriverà in seguito, quando la Bonev intuisce che è l’unico modo per ottenere un contratto – Berlusconi si confida: “Mi diceva: ‘Sai, se io avessi la capacità ancora di amare, m’innamorerei d’una donna come te… perché sei una donna seria…. Però io ormai questo amore, non lo posso più sentire così, ho bisogno di fare altre cose, mi diverto più che altro…’”.

La Bonev racconta che Berlusconi le parlò della Pascale nel gennaio 2012:

“Mi disse: ‘Conosco questa ragazza, ha una storia molto particolare… ama stare solo con le donne, questo parte dalla sua infanzia, quando andava a scuola ha avuto un rapporto con la sua insegnante per molto tempo… non ha mai avuto rapporti con gli uomini. Te la vorrei far conoscere…’”.

Dice ancora Michelle Bonev.

“Ci sono due gruppi di ragazze, quelle di Milano e quelle di Roma, non si mischiano molto i gruppi, perché poi sono gelose tra loro… Lui fa: ‘Sai lei [la Pascale] è venuta così perché vuole essere lei al mio fianco, però sai io non voglio che mi fa casini, te la voglio far conoscere perché potremmo fare qualcosa insieme, è una ragazza che ha bisogno di una guida, aveva sempre avuto una storia con una donna molto più grande, è molto simpatica, mi porta le sue amiche e ci divertiamo’. Il giorno dopo mi invita a pranzo per conoscerla. Eravamo io, Francesca, Berlusconi, una delle segretarie e la senatrice Rossi”.

Continua Michelle Bonev:

“Mariarosaria Rossi è quella che mi ha accolto e mi ha dato la stanza ad Arcore, mi dicevano che fa la logistica delle ragazze… possono chiamare lei per qualsiasi bisogno, dal succo di frutta al medico… faceva … le buste per le ragazze, tutto quello che serve perché non parlino, che non facciano casino…”.
“Ci siamo messi a fare il bagno nella vasca idromassaggio… entriamo io e Francesca, le altre due amiche stavano là, poi improvvisamente si presenta Berlusconi completamente nudo, entra nella vasca, io e Francesca cominciamo a baciarci… lui stava lì a guardare… io e Francesca è la prima volta che abbiamo avuto un rapporto… dopo di che… è stato un rapporto d’amore… da tutto il 2012 fino a febbraio 2013… ci vedevamo tutti i giorni… l’ultimo messaggio prima di dormire… il primo quando si svegliava … non conoscevo Whatsapp, l’ho conosciuto con lei…”

“Ricevo una telefonata da Tarak Ben Ammar, che stava ad Arcore, quando è arrivata la condanna di sette anni credo, mi ha chiamato: ‘L’hanno condannato… te lo passo, ti passo anche Francesca’… lui (Berlusconi, ndr) mi diceva di non preoccuparmi, perché Francesca piangeva e voleva che andassi subito da loro, ma lui: ‘Non ti preoccupare, adesso c’è la Cassazione…non è che devo stare dietro a questa ragazzina che piange…”.

Dice ancora Michelle Bonev:

“C’è una sola scrivania prima della camera da letto un pezzo di pelle dove lui scrive le sue cose e su questa pelle la Knezevic ha scritto: ‘Ti amo, sono io la tua donna’, poi arriva la Pascale che lo cancella e scrive sotto: ‘No, sono io, tu qua non vieni più, perché la Knezevic dice di essere innamorata, ma Knezevic è una donna…”.