Berlusconi preme su Tremonti: “Riforma fiscale, non decide lui”

Pubblicato il 31 Maggio 2011 - 19:19 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Dice che nonostante la sconfitta ha l’appoggio di Bossi e la compattezza della maggioranza, zero problemi, poi Silvio Berlusconi inizia con le promesse: niente mani sulle pensioni, sul pubblico impiego ma soprattutto riforma del fisco. E Tremonti? “Gli faremo aprire i cordoni, non è lui che decide”. E’ un Silvio Berlusconi più combattivo del solito quello che arriva nei giardini del Quirinale per la festa del 2 giugno. Stringe mani, sorride, nasconde l’amarezza di un risultato che è stata una vera e propria “batosta” per il governo. Ma come in ogni occasione di “pericolo”, Berlusconi mette in campo tutto il suo “ottimismo” e sfodera le sue armi. Addirittura arriva a dire che in realtà lui, e con lui il Pdl, potevano anche vincere a Napoli ma hanno voluto “risparmiare” Mara Carfagna che sarebbe stata “consegnata alla Camorra”. Se l’accusa è a Luigi de Magistris, a Nicola Cosentino o ai napoletani tutti, sta alla sensibilità di ognuno capirlo.

”Tranquilli, non ci arrendiamo – ha iniziato Berlusconi arrivano al Quirinale  Abbiamo subito un gol, è vero, ma siamo ancora quattro a uno, perche’ avevamo vinto le politiche, le regionali, le europee e le amministrative. E abbiamo ancora due anni di gioco”. E’ a quel punto che il Cavaliere spinge su Tremonti: ”Faremo la riforma del fisco”, dice. E Se Tremonti non aprisse i cordoni della borsa? ”Li faremo aprire. Non e’ Tremonti che decide. Lui propone”, afferma il premier.

Quindi le promesse: ”Sarebbe facile ridurre le imposte se facessimo ciò che fanno gli altri paesi sulle pensioni o sull’impiego pubblico. Ma noi non siamo intenzionati a farlo anche se faremo la riforma del fisco”. Ancora: ”Sul partito ci saranno novita’ domani. Ho idee molto chiare. Non voglio scontentare nessuno, credo che adesso bisogna stare tutti uniti, ma dobbiamo tornare ad avere una presenza sul territorio come era nel ’94”. Poi sul nucleare: ”Non mi sono mai occupato di referendum, vedremo cio’ che il popolo vuole. Io sono convinto che il futuro sia nel nucleare, ma se la popolazione non vuole non vuole, non e’ facile decidere, se la gente diffida non possiamo obbligarla. Anche in Germania si e’ diffusa la psicosi del rischio dopo il Giappone e chi e’ al governo con dispiacere si e’ dovuto adeguare”.

E infine le scuse: ”Non mi sento la colpa di nulla – dice parlando delle amministrative – io ho avuto una condotta super”. E: ”Sono sereno, quello delle amministrative e’ un risultato che prevedevo, ma non potevamo fare scelte diverse. Avrei potuto vincere in Campania con Mara Carfagna, ma l’avremmo consegnata alla Camorra”. Poi: ”Dopo i risultati a Milano e a Napoli, cinicamente mi viene da dire: ora vedranno come sara’ il governo in quelle città”.

Infine due  note di colore: ‘Non mi toccate Scilipoti – dice il premier – è una persona deliziosa, corretta, piena di iniziative in tutti i sensi, una persona stupenda”. Berlusconi, prendendo sotto braccio il capogruppo di Iniziativa responsabile, Luciano Sardelli, si e’ avvicinato ai cronisti presentandolo cosi’: ”Loro sono i piu’ leali e i piu’ coerenti sostenitori del mio governo”. Parole poi confermate testualmente dallo stesso Sardelli: ”Andremo avanti nel sostengo al governo fino alla fine delle legislatura”.

Poi una nota sui figli: ”Se uno dei miei figli pensasse di fare politica lo diserederei. Oggi ho avuto da me i miei figli. Sono venuti solo per dimostrarmi la loro vicinanza. Li tengo a cena stasera e poi tornano. Siamo una famiglia unita. Anche Eleonora voleva venire dagli Usa. Ho figli belli e buoni che mi hanno dato nipoti super”.