Lo sfogo di Berlusconi: “Un giorno vado in tv ed esplodo”

Pubblicato il 28 Settembre 2011 - 19:57| Aggiornato il 29 Settembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi (foto Lapresse)

ROMA – È furioso Silvio Berlusconi, ce l’ha con i giudici, non ne può più della guerra a colpi di scandali ed escort di cui è protagonista. Si sarebbe sfogato con i suoi fedelissimi, vuole spiegare tutto direttamente agli italiani in tv.

“C’è una gara delle procure contro di me, prima mi vogliono come testimone ora come indagato. Non ce la faccio più, uno di questi giorni vado in tv ed esplodo”, ha spiegato ai parlamentari del Pdl secondo quanto scrive il Corriere della Sera.

“Ora spiegherò tutto agli italiani”, ha aggiunto. Se non lo ha fatto finora, sarebbe solo per i suoi avvocati che lo avrebbero frenato.

”Mi sento dentro tanto da scoppiare, un giorno di questi vado in tv e spiego agli italiani la verità, racconto loro la persecuzione e l’accanimento che sto subendo da questi giudici che sono uno contro l’altro, prima cercano di incastrarmi con un reato, poi con l’altro, prima mi vogliono da testimone, poi da imputato”. E ancora: ”Ma io a casa mia non ho mai fatto nulla che non fossero festini per mangiare e bere, niente di cui vergognarmi”, ha ribadito.

Si sente perseguitato dai pm che lo vorrebbero incastrare, dalla maggioranza che lo ha fischiato per la sfiducia respinta al ministro Saverio Romano e lo scandalo delle ragazze, delle prostitute ad Arcore, del presunto ricatto del precettatore di escort Gianpaolo Tarantini, è solo l’ultima carne fresca sui banchi delle procure e delle edicole.

Tutto è cominciato con i nastri di Patrizia D’Addario detta Brummel, la escort barese che raccontò delle sue serate a Palazzo Grazioli e del sesso con il premier.

Poi fu la volta di Ruby, della telefonata in Questura a Milano e della giustificazione farlocca “è la nipote di Mubarak”. A seguire sono arrivate le liste delle “arcorine”, delle olgettine, di Nicole Minetti e dei giochi con il crocifisso in mezzo alle tette.

Già mercoledì 28 aprile “potrebbe farsi vedere in tv, probabilmente dal salotto di “Porta a Porta” di Bruno Vespa”, hanno detto fonti della maggioranza alle agenzie di stampa. Ma alla fine lo sfogo è stato rimandato.

Al Tg5 ha usato toni diversi: “In un momento così difficile per l’Occidente, per l’Europa e per l’Italia mi piacerebbe che si mettessero da parte i contrasti e gli scontri e si lavorasse tutti insieme per rilanciare l’economia e per portare l’Italia fuori da questa crisi”.