Berlusconi, Veronica Lario e i figli chiederanno la clemenza a Napolitano?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Settembre 2013 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi, Veronica Lario e i figli chiedanno la clemenza a Napolitano?

Silvio Berlusconi con la ex moglie, Veronica Lario, e i figli Marina e Pier Silvio nel 2008 (Foto Lapresse)

ROMA – Silvio Berlusconi potrebbe chiedere la clemenza al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, spinto dai figli. Tutti, di primo e secondo letto: Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, oltre che dalla fidanzata, Francesca Pascale. Lo ha detto lui stesso, secondo quanto scrive Tommaso Labate sul Corriere della Sera.

“Io ero contrario alla richiesta della grazia e continuo a essere perplesso. Perché so che sono innocente e un innocente non chiede un provvedimento di clemenza. Ma, nella mia famiglia, sono rimasto ormai isolato. Tutti i miei figli sono d’accordo, dal primo all’ultimo. Di conseguenza…”.

L’ex presidente del Consiglio avrebbe ammesso la possibilità parlando con esponenti politici e non solo del centrosinistra. Gli interlocutori gli avrebbero fatto notare, riporta sempre Labate, che la clemenza, come si evinceva dalla nota di Napolitano del 13 agosto, c’entra poco con l’agibilità politica. 

Ancora, però, non è chiaro come Berlusconi potrebbe chiedere la clemenza, né quando: prima o dopo la relazione di Andrea Augello (Pdl) alla Giunta per le elezioni del Senato fissata per il prossimo 9 settembre? Ancora non si sa se l’ex presidente del Consiglio si presenterà in Giunta la prossima settimana.

Ma per Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi una cosa è certa: il loro padre dovrebbe chiedere la clemenza. Tanto che, nota Labate, se prima del “consiglio di famiglia” di lunedì ad Arcore Berlusconi ne parlava come di una richiesta che sarebbe stata, eventualmente, avanzata dagli avvocati Niccolò Ghedini e Franco Coppi, da lunedì si è fatta strada l’ipotesi che siano gli stessi figli a chiederla. Addirittura accompagnati dalla madre degli ultimi tre, Veronica Lario. 

Scrive Labate:

 

E a cominciare da Marina, la primogenita. La stessa che il 13 agosto scorso, qualche ora prima che il Quirinale comunicasse la nota di Giorgio Napolitano sul Cavaliere, aveva rilasciato una dichiarazione alle agenzie per smentire il suo ingresso in politica, «un’intenzione che non ho avuto e non ho». Riletto a quasi un mese di distanza, quel testo di Marina sembra in realtà il primo «messaggio» al capo dello Stato, che nella sua nota aveva fatto un passaggio sullo «svolgimento della funzione di guida» del Pdl «finora a lui (Berlusconi, ndr ) attribuita». Come se la primogenita volesse comunicargli che, in futuro, sarebbe stata semplicemente «la figlia» – e non un leader politico in pectore – a parlare. O a scrivere, come potrebbe capitare qualora sia la famiglia la prima a muoversi per la clemenza.