Berlusconi: “Zero tasse per chi assume un giovane a tempo indeterminato”

Pubblicato il 9 Gennaio 2013 - 19:05| Aggiornato il 10 Gennaio 2013 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi

ROMA – La “promessa bomba” in uno degli appuntamenti clou della maratona televisiva di Silvio Berlusconi. Parlando a Porta a Porta, infatti, il Cavaliere promette: “Niente tasse per chi assume un giovane a tempo indeterminato”.

Berlusconi, insomma, sfida il centrosinistra sul suo terreno, quello del lavoro che, secondo l’ex presidente del Consiglio, in Italia è una “tragedia”.   ”Bisogna arrivare con qualcosa di eccezionale – le parole di Berlusconi – Abbiamo 4 mln di imprese in Italia, si potrebbe dire loro: ‘Se assumete anche una sola persona in più con un contratto a tempo indeterminato non pagherete per 3-4-5 anni né contributi previdenziali né tasse’. E’ come assumere qualcuno in nero”.

Una mossa che Berlusconi spiega come prodotto degli errori di Monti: ”Perché non ho proposto prima ‘zero tasse per chi assume giovani’? Perché la situazione dei giovani è stata aggravata fino a questo punto dal governo Monti”.

Austerità porta al fallimento. Quindi il solito siluro a Mario Monti. Secondo il Cavaliere ”il governo dei tecnici è lontanissimo dalla realtà e non ha saputo interpretare la disperazione delle persone, ha proceduto con le ingiunzioni di un’Europa a guida tedesca ed ha applicato un’austerita’ che puo’ portare al fallimento dello stato”.

Imprese non pagate. Secondo Berlusconi ”c’è un fenomeno molto grave e cioè  il ritardo nei pagamenti delle imprese ai fornitori. E’ colpa dello Stato che in alcuni settore come la Sanità paga con ritardi enormi. Questo inquina la relazione tra le imprese che con la riduzione del fatturato devono diminuire i loro addetti”.

Anche in tema di pensioni Berlusconi promette novità: “Sulle pensioni non sarà  facile intervenire: per esempio” si può fare ”sull’età in cui si va. Io non l’ho potuto fare perché un alleato non mi ha permesso di farlo. Io ho 76 anni e lavoro, dormendo tre ore al giorno, e sono qui e sono capace di rispondere alle sue domande”.

Il siparietto con Vespa. Non manca poi il siparietto tra Berlusconi e Bruno Vespa. Il giornalista lo “rimprovera” di aver “trattato male una signora”. Berlusconi risponde:  “Non si tratta cosi’ un’anziano. Io sono un vecchio, sono di quelli a cui si lascia il posto sul tram”. Il tutto perché qualche secondo prima Vespa aveva interrotto Berlusconi che aveva subito obiettato: “Lei è come la Gruber”

Lo scontro sui sondaggi. Vespa, quindi, dà spazio al sondaggio di Renato Mannheimer che vede il Centrodestra fermo al 26,7%. Berlusconi dissente e puntualizza: ”Non mi risulta. Noi arriviamo al 30,7%-31%. Monti? Con Euromedia a noi risulta la coalizione al 10,5: Udc al 4%, Fli all’1% e lista Monti al 5,5%. C’è poi una regressione forte di Grillo che ci danno al 12,3%”.

La porta chiusa a Monti. ”A lavorare con Monti non ci penso proprio”. Berlusconi è categorico: ”Monti non è da solo ma con due compari che si chiamano Fini e Casini. Ho dovuto sopportarli ma non sarei più in grado sapendo che opportunisti sono”.

Valentina Vezzali? Se le avesse fatto la corte lei avrebbe detto sì al Pdl. Questa l’opinione di Berlusconi, che afferma: “Sono sicuro che se le avessi fatto la corte, avrebbe accettato” una nostra candidatura ma ”da noi ci sono campioni come Manuela Di Centa che ha vinto anche più della Vezzali”.

Non manca la stoccata ai “magistrati rossi”. Berlusconi dice: “Facciamo i conti con una magistratura che comprende una formazione legata da un filo rosso da Pm che usano la giustizia ai fini di lotta politica ed il signor Ingroia ne è un esempio”.

Poi dopo il duro attacco a Monti,  Berlusconi apre a Bersani: “E’ molto difficile, ma se mettessero a punto quelle riforme della Costituzione, sia che al Governo ci fosse una formazione di centrodestra oppure la sinistra, se Bersani condivide le riforme io darei il mio accordo a votarle insieme”.

E Gabriele Albertini che difende il giudice Anna Cattaneo, rea di essere “comunista e femminista” per la sentenza sul divorzio da Veronica Lario, a Berlusconi non è andato giù: “Albertini ne sta dicendo veramente troppe, così deprime la sua immagine. Farebbe meglio a stare zitto. E’ la senilità che avanza”.