Bersani contro Grillo e B.”Noi senza padroni” E a Monti: “Governo luci e ombre”

Pierluigi Bersani (Lapresse)

ROMA – Bersani contro tutti: un colpo a Grillo, uno a Berlusconi.. ma anche una stoccata a Monti. Pierluigi Bersani parla all’assemblea dei circoli del Pd con spirito combattivo. “Noi – attacca il segretario – non abbiamo padroni. Non abbiamo padroni ad Arcore né a via Bellerio né tra quelli che vengono via internet”. “Un governo di luci e ombre“, quello di Mario Monti in cui “alcune cose sono difficili da digerire – dice – e sulle ombre siamo pronti a prenderci i nostri impegni per il futuro”. In politica “vedo operazioni di restyling” e ”Berlusconi è alla caccia del nuovo nome di un formaggino…”. Pier Luigi Bersani commenta così le ultime indiscrezioni che vedono il Pdl alla ricerca di un nuovo rilancio anche attraverso la ricerca di un nuovo nome del partito. Berlusconi, ha aggiunto Bersani, ”dice che deve esserci dentro ‘Italia’ e anche ‘libertà’; tempo fa – ha aggiunto sorridendo – ha rifiutato la mia proposta ‘viva la mamma’…”.

Ma Bersani se la prende anche con chi, in politica, agisce per procura. Con chi ”comanda ma non si candida” con chi ”si mette il burqa e poi se lo toglie…”. C’è in giro, osserva, ”gente che pensa di guidare la macchina stando ai box? E’ un vanto dire ‘non mi candido perché non posso candidarmi’? Torneremo all’invisibilità del comando? Cercheremo il potere in qualche tabernacolo?”. Chiaro il riferimento al leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo.

Poi, sempre su Berlusconi, il segretario del Pd commenta il suo annuncio di ieri per le politiche 2013: ”Vuole di nuovo scendere in campo? Ma se non c’è più neanche il campo … Non ce lo ha nemmeno lasciato”.

Uscire dall’Euro? ‘Una tragedia di proporzioni cosmiche”. Una tragedia che ”noi dobbiamo spiegare” perché ”chi ha i soldi all’estero, si salva; quelli che li hanno qui, si ritrovano con carta straccia in tasca”

Le primarie che finiscono in rissa? ”Finché ci sono io, garantisco, non saranno mai una rissa”. Sulle primarie, aggiunge ”ho sentito dei dubbi, ma può succedere che le fa la destra e noi non le facciamo? Almeno per difendere il copyright…”. ”Le primarie saranno aperte e sono un’importante, grande appuntamento. Ma ora abbiamo altro da fare, c’è l’Italia”. ”Ho indicato il percorso – ha proseguito – ma ora davanti ci sono mesi, c’è tutto il tempo”.

Ma non c’è poi tanto tempo prima del vertice europeo di fine giugno: “Non credo che possiamo dire che ci avviciniamo al vertice europeo in condizioni di tranquillità: i problemi ci sono ancora”, avverte Bersani. A suo giudizio ”bisogna dare un segno di discontinuità senza ulteriore traccheggiare. Se non c’è un segnale di discontinuità ci saranno conseguenze sul piano economico ma anche politico e culturale”.

”Saranno mesi molto difficili – avverte – la politica non è solo applauso e tantomeno adesso, e anche quando ci devono dire delle robacce … se vengono da noi va bene lo stesso”. Bersani ha chiesto al partito di essere pronto ad affrontare e superare questa fase critica in cui domina l’antipolitica, il populismo e i ”deliri personalistici”.

”Tocca a noi – ha sottolineato – cercare di a sanare la ferita tra politica e società, dimostrare che siamo capaci di gesti nuovi”.

 

 

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