Bersani-Berlusconi, ring su tutto: election day, legge elettorale…

Pubblicato il 4 Dicembre 2012 - 14:11 OLTRE 6 MESI FA
Pier Luigi Bersani (foto Ansa)

ROMA – Pier Luigi Bersani contro Silvio Berlusconi, ring su tutto: legge elettorale e election day prima di tutto. Saranno loro a sfidarsi nella campagna elettorale vera e propria?

Bersani, dopo aver vinto le primarie, sta sfidando Berlusconi, prendendolo a interlocutore diretto su tutti i temi caldi del momento. Legge elettorale? “Ci dica cosa vuol fare”. Election day? “Noi non siamo d’accordo, Berlusconi e Alfano ci spieghino perché lo vogliono”.

Il riferimento costante a Berlusconi fa intuire che Bersani non crede al suo ritiro. Anzi, significa che Bersani crede alle voci che vogliono Berlusconi di nuovo in campo in vista delle elezioni prossime venture. Tanto ci crede Bersani, che si augura di avere Berlusconi come avversario: “Auguri… se sarà sfida la faremo. Non vedo l’ora“, gli scappa durante la visita a Tripoli.

Sull’election day Bersani spiega: ”Ho sempre pensato che sia sensato tenere separate le elezioni regionali e politiche. Dopo di che voglio capire se Alfano e Berlusconi vogliono e come le elezioni politiche a febbraio. Parlare di election day senza capire cosa significa e’ difficile”

”Ci sono norme – afferma Bersani – e varie sentenze per il fatto che ai primi di febbraio si votera’ nel Lazio, non e’ un optional”. Ma soprattutto il segretario Pd chiede ad Alfano e Berlusconi di ”dire perche’ e come intendono l’election day perche’ io non ho capito”.

Sulla legge elettorale invece: ”Il dossier più importante è la legge elettorale in relazione allo sbandamento del centrodestra. Se domani il Pdl avrà una riunione per decidere la linea politica, per favore ci faccia sapere cosa pensa precisamente, e sul piano politico, della legge elettorale, perché non capiamo più, è la ventesima proposta, e non conosciamo le intenzioni politiche”. E in effetti, dopo l’evoluzione del pomeriggio, la trattativa sulla riforma elettorale sembra pronta a saltare. Il presidente dei senatori Pdl, Gaetano Quagliariello, sta lavorando a un’ennesima bozza, secondo Repubblica:

La bozza in questione prevede un premietto fisso di 50 seggi, non più variabile come la proposta dell’ascensore di Calderoli, e una soglia del 40% per le coalizioni per accedere al premio di maggioranza. Il premietto fisso scatterebbe nel caso nessuna coalizione raggiungesse la soglia del 40% per il primo partito che ottenesse il 30% dei voti. I 50 seggi equivarrebbero circa all’8.2%.