Bersani apre ai finiani sulla legge elettorale

Pubblicato il 4 Ottobre 2010 - 17:54 OLTRE 6 MESI FA

Pier Luigi Bersani

Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani apre ai finiani sulla legge elettorale: ”Se c’è una maggioranza – ha concluso Bersani – che dice che la legge elettorale è intollerabile, allora sarà il parlamento a decidere sulla modifica delle regole” e non il solo esecutivo. ”Le leggi elettorali – ha aggiunto Bersani – non le fanno le maggioranze di governo ma le fa il parlamento con chi è disposto a convergere”.

E a proposito delle elezioni anticipate, dice: ”Il governo dovrà chiarirsi le idee e capire se è in una crisi politica. Questa coalizione di centrodestra non è in grado di guidare il Paese. Noi abbiamo detto le cose più chiare, poi si vedrà. Il giorno dopo la cosiddetta fiducia – ha concluso Bersani – si trattava di una fiducia del ‘cerino acceso’ che nessuno vuole in mano”.

Parlando a Palermo, Bersani ha rivolto un pensiero anche al ministero dello Sviluppo, senza un ministro da maggio scorso: ”Bisogna vedere se esiste ancora il ministero dello sviluppo che in 5 mesi è stato fatto a pezzi”. A Bersani era stato chiesto un commento sull’ipotesi che darebbe Paolo Romani come colui che riceverà l’incarico dopo l’incontro di oggi, 4 ottobre, al Quirinale tra il premier Berlusconi e il presidente della Repubblica Napolitano.

”Quando arriverà questo ministro – ha aggiunto – non troverà neanche il ministero, lasciato nell’incuria generale insieme ai problemi veri che si chiamano lavoro, attività economiche e produttive”. ”Non sarà facile – ha concluso – recuperare il tempo perduto. Vedremo se ci sarà un ministro che possa occuparsi di crisi aziendali. Ricordo, ad esempio, che nell’ultima riunione con vertici di Fincantieri erano presenti soltanto i sindacati e i burocrati del ministero”.