Bersani, M5S spengono le voci “non in linea”: “Mai la fiducia”

Pubblicato il 24 Marzo 2013 - 20:21| Aggiornato il 7 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Mai la fiducia a Pier Luigi Bersani: i grillini sono compatti e spengono le voci “non in linea”. Non ci saranno più divisioni come al voto per Pietro Grasso. L’ombra delle espulsioni ha il suo peso. Ma non è solo quello.

Anche chi ricorda la necessità di “un senso di responsabilità” nei confronti del Paese non ammette un sostegno al Pd.  “Un esecutivo con il patrocinio dei partiti non può che vederci contrari, hanno spiegato al Corriere della Sera fonti vicine al Movimento 5 Stelle, anche nel caso propongano personalità di alto profilo: sarebbero comunque espressione dei partiti”.

Un caso diverso se a guidare un “progetto politico” fossero i parlamentari del Movimento 5 Stelle, con “nomi eccellenti”. I grillini sanno che quest’ipotesi si potrebbe realizzare solo con il sostegno degli altri partiti, in particolare del Pd.

Per questo uno dei pensieri dei Cinque Stelle è di mettere sul piatto “nomi a cui non potrebbero dire di no”. Come è stato per Lauta Bottici, eletta questore. “Se si comportassero allo stesso modo con le presidenze di Copasir e Vigilanza Rai, dicono alcuni grillini, darebbero dimostrazione di buona fede, di voler cambiare”.

Tutti, però, restano concordi: “Questa opzione non smuoverebbe le nostre posizioni sul sostegno a Bersani”.