Bersani nel mezzo tra Monti e Vendola: “Larga alleanza solo se con Nichi”

Pubblicato il 16 Febbraio 2013 - 09:40| Aggiornato il 5 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Tra Pier Luigi Bersani e Mario Monti il nodo è sempre lo stesso, Nichi Vendola. Una larga alleanza potrebbe anche nascere, ma Monti con Vendola proprio non vorrebbe averci nulla a che fare. E nel mezzo c’è Bersani, nel ruolo di mediatore.

Il leader del Pd ci tiene a sottolineare: “Con Mario Monti in teoria un rapporto è possibile, ma fino a qui ho sentito solo critiche al Pd e assurde preclusioni nei confronti di Vendola”. Bersani ribadisce quindi la tenuta della coalizione con Sel: ”Tre milioni e 200mila persone hanno deciso che questa è l’alleanza di governo”, ricorda in un’intervista a QN.

”Le critiche a Vendola – prosegue – mi irritano, la richiesta di liquidarlo mi offende”. Bersani non risparmia qualche appunto a Monti, a cominciare dalla visione elitaria della politica. ”Io cerco di stare all’altezza degli occhi della gente mentre lui guarda le cose dall’alto”, dice. ”Siamo diversi, io guido una forza popolare e tutti sanno che dopo Bersani ci sarà ancora il Pd, mentre mi chiedo cosa ci sarà dopo Monti così come dopo Berlusconi”.

“Il Professore e il Cavaliere – aggiunge – hanno una comune tendenza al comando solitario”. Quanto alla possibilità che Monti diventi Capo dello Stato, ”per il Quirinale occorre una figura di garanzia. Quando si ipotizzò un suo ruolo istituzionale al servizio del Paese, Monti aveva un profilo diverso. Ora ha cambiato veste, è entrato in politica”.