Bersani: “Io contro la Rete? E’ un pirla chi dice così”. Non nomina Grillo ma…

Pubblicato il 30 Agosto 2012 - 20:05 OLTRE 6 MESI FA

VILLANOVA (BOLOGNA) – L’ultimo atto della “guerra” tra Beppe Grillo e Pierluigi Bersani ha come oggetto la rete internet. Questa volta è il segretario del Pd a rispondere ai duri attacchi che il comico genovese gli sferra da internet. E alla Festa democratica aveva invitato il leader del Movimento 5 Stelle ad attaccarlo di persona, faccia a faccia, invece di offendere attraverso la rete. E così, inaugurando nel bolognese il circolo online del Pd, Bersani attacca non nominando apertamente Grillo. Si capisce però che a lui si riferisce quando sostiene : ”Qualche… non dico cosa… dice che sono contro la rete. Sei un pirla se dici così, io sono per la rete”.

Perché, sostiene il leader dei democrats, ”La Rete deve diventare luogo di democrazia e libertà ma con meccanismi che garantiscano un livello di civiltà”. Denuncia Bersani: ”Sento un linguaggio violento e aggressivo noi vogliamo una riscossa civica, e in questo ci sta anche il linguaggio perché il linguaggio modifica il pensiero, e il pensiero modifica la realtà. Quindi alt a certi linguaggi”.

Ma arriva anche la proposta: il ‘Pd secondo Bersani’ deve ”combattere anche nella Rete per una riscossa civica” perché ”o vince un linguaggio o un altro”. In ogni caso, rileva, il Pd ha ”presidi molto forti di democrazia e chi ci vuole molto male dovra’ vedersela con noi, e non ci impressionerà”. A chiedere uno stop agli insulti, che fanno solo il gioco dell’antipolitica, è Matteo Renzi. ”E’ necessario – sostiene lo sfidante delle primarie – un segnale chiaro sull’antipolitica: Grillo non è contento se non insulta, ma noi dobbiamo avere la forza di proporre fatti concreti e di capire se è giusto o no ciò che dice. Sono necessari fatti concreti e proposte serie come il dimezzamento dei parlamentari, delle indennità e l’abolizione del vitalizio, non dargli del fascista. Quindi – chiude il sindaco di Firenze – bisogna eliminare le cause dell’antipolitica, non attaccare chi la fa”.

”Sento un linguaggio violento e aggressivo – ha aggiunto il segretario del Pd senza nominare mai esplicitamente Beppe Grillo – noi vogliamo una riscossa civica, e in questo ci sta anche il linguaggio perché il linguaggio modifica il pensiero, e il pensiero modifica la realtà. Quindi alt a certi linguaggi”. Per Bersani il Pd deve ”combattere anche nella Rete per una riscossa civica” perché”o vince un linguaggio o un altro”. Ma il Pd ha ”presidi molto forti di democrazia e chi ci vuole molto male dovrà vedersela con noi, e non ci impressionerà”.