Bertolaso: “Non mi ritiro. Berlusconi ha detto: vai avanti”

di Edoardo Greco
Pubblicato il 21 Aprile 2016 - 17:58 OLTRE 6 MESI FA
Bertolaso: "Non mi ritiro. Berlusconi ha detto: vai avanti"

Guido Bertolaso al termine della riunione a palazzo Grazioli
ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA – Guido Bertolaso non si ritira dalla campagna elettorale per le elezioni del sindaco di Roma del prossimo 5 giugno. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa alla Camera, al termine di una riunione dei vertici di Forza Italia a Palazzo Grazioli, residenza romana di Berlusconi. Riunione alla quale lui, pur presente a palazzo, non ha partecipato.

“Oggi è una giornata particolare, è il Natale di Roma e capita in una giornata particolare. Vi sono alcuni eventi previsti come la riunione di Fi che ha rinnovato l’appoggio a Bertolaso dando mandato a Berlusconi di verificare se si può trovare un’unità. Chi mi ha accompagnato mi ha domandato se io intendo ritirarmi e per l’ennesima volta come ho fatto in queste settimane ripeto che io vado avanti il mio obiettivo è il 5 giugno e i romani decideranno chi sarà il sindaco di roma sulla base di programmi o non voci. Berlusconi mi ha chiesto grande sacrificio di andare avanti e cercare di fare il sindaco di questa città per risolvere una serie di situazioni complicate”.

Ripensamento di Berlusconi? “Non mi risulta. Se le parole di Berlusconi hanno senso e valore: lui mi ha detto di andare avanti. Fino a quando non mi si dice di fermarmi e di tornare ad occuparmi di bambini africani io vado avanti al momento, al momento non mi è stato chiesto. Non mi risulta – prosegue ancora Bertolaso – che mi manchi l’appoggio di Forza Italia. Oggi non ho partecipato alla loro riunione non certo perché non mi abbiano chiesto di andare ma per una questione di stile. Dopo ho incontrato tutti i protagonisti della riunione e ho trovato da parte di tutti la volontà ad andare avanti”.

Un ticket con Giorgia Meloni per la sfida Campidoglio? “Io i ticket li pago solo sull’autobus o sulla metropolitana”, ha detto Bertolaso prima di entrare a Montecitorio. Poi alcune frecciatine all’ex ministro, che inaugura la sua campagna alla terrazza del Pincio: “Ognuno inizia la campagna elettorale dove e come vuole, Giorgia ha scelto un posto bellissimo e prestigioso, io penso a Tor Sapienza o Tor Bella Monaca”. Ad assistere alla conferenza stampa di Gianfranco Rotondi e Guidi Bertolaso c’era anche Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d’Italia. Ed è proprio all’ex ministro della Difesa del governo Berlusconi che Bertolaso si rivolge quando ricorda che a chiedere di candidarsi furono oltre a Berlusconi anche Salvini e Meloni.

Dal canto suo la Meloni ha detto ha Sky Tg24: “Ho parlato con Berlusconi e ci parlerò ancora. Le mie porte sono aperte a tutti ma non aspettiamo più nessuno”.

Quanto ai sondaggi che danno Bertolaso al 7-8%, “non sono i sondaggi i problemi di questa città, il problema è che tra qualche mese sul fronte immondizia Roma rischia di trovarsi peggio della situazione che io mi sono trovato ad affrontare a Napoli ormai dieci anni fa”.

Intesa con Marchini? “C’è ancora una settimana prima della presentazione delle liste e quindi qualche sinergia si può trovare. Ricordo però che solo un nome è nuovo per la prima volta sulle schede e cioè quello di Bertolaso perchè anche Marchini e Raggi hanno avuto un’esperienza politica per non parlare di Giachetti e Meloni”.

La conferenza è iniziata con un ritardo di mezz’ora. Gianfranco Rotondi, a capo del movimento “Rivoluzione Cristiana” che appoggia la candidatura dell’ex numero uno della Protezione Civile, ha iniziato a parlare. Poi, mentre Rotondi illustrava il simbolo di “Rivoluzione Cristiana”, è arrivato Bertolaso. “Guido io stavo facendo il tappabuchi”.

Salvini sta con Meloni. “Manca un governo della città che penso Giorgia Meloni con la Lega riuscirà a restituire, poi mi auguro che arrivino anche altri, che arrivi Bertolaso, che arrivi Berlusconi. La porta è aperta per tutti”: così il leader della Lega Matteo Salvini parlando a Terni, a margine dell’inaugurazione della nuova sede del partito, della situazione romana. “A Roma è il caos, sono stato ieri alla stazione Tiburtina, al quartiere Prati, manca cura, attenzione, voglia” ha aggiunto Salvini facendo anche riferimento allo sciopero dei trasporti di oggi e agli autisti malati.