BETTOLA (PIACENZA) 25 FEB – Pier Luigi Bersani ha perso anche a Bettola, il paesino in provincia di Piacenza dove è nato il segretario del Pd. Vince ancora una volta Berlusconi e il centrodestra. Al Senato, infatti, la coalizione guidata da Silvio Berlusconi ha 659 voti, il 41%, mentre il centrosinistra si è fermato a 525, il 32,6%. Ottimo il risultato del M5S con il 17,8%.
Numeri confermati alla Camera: centrodestra 41,9% (700 voti), centrosinistra 31,6% (534), M5S 18,4 (312). Si è però ridotta la distanza rispetto a cinque anni fa, quando Pdl e Lega raccolsero il 55,1% contro il 27,6% di Pd e Idv.
”Negli ultimi venti anni – racconta fuori dal suo studio nel palazzo comunale il sindaco, Sandro Busca, eletto con una lista civica lo scorso maggio – la città è stata amministrata dal centrodestra e non c’è grande sensibilità rispetto al fatto che un bettolese possa diventare presidente del Consiglio, c’è un po’ di freddezza. Io sarei felice – osserva – altroché: da’ lustro al paese e al territorio. E poi Bersani è una persona umile, che sa stare al piano degli altri. Viene dal basso e ha fatto tutta la gavetta – chiosa il sindaco -: avrebbe il polso della situazione”.
E in questo angolo d’Italia, interrompe il pranzo per rispondere al citofono, Mauro Bersani, fratello del segretario del Pd, vive ”gente di montagna che sa prendere le cose con una grande tranquillità di fondo. Sa benissimo – aggiunge il medico chirurgo in pensione – che nessuno può fare miracoli”.
Quanto alla tornata elettorale, sottolinea, non c’è enfasi a Bettola: ”Alcuni sostengono che Bersani non abbia fatto e non stia facendo niente per il paese ma non è che potesse fare tanto. Comunque, al di là delle idee che possono essere diverse – chiude sicuro – sarebbe una bella cosa” avere un concittadino primo ministro. Un politico pragmatico, concedono dietro al bancone dell”Antica locanda Due Spade’, affacciata sulla piazza della cittadina. ”È stato un po’ troppo nell’ombra, probabilmente per carattere ma – è l’ultima chiosa – è una persona seria: se è arrivato lì, è perché è serio”.
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