Quanto per gruppo? 72 mln l’anno. Il lato nascosto del finanziamento ai partiti

Pubblicato il 19 Settembre 2012 - 12:27 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Per le voci “contributo unico”, “personale dipendente” e “personale di segreteria” ogni anno i gruppi parlamentari dei partiti ricevono 72 milioni di euro in totale. Distribuiti in base al peso rappresentato nelle Aule di Camera e Senato. Sono soldi di cui, ad a oggi, i partiti non sono tenuti a rendere conto. Sono tanti: circa 10 milioni al Pdl, 9,5 milioni al Pd, 2,8 alla Lega Nord, 2,1 all’Udc, 1,8 a Fli, 1,5 all’Idv di Di Pietro, 1,2 a Popolo e Territorio, quelli che si chiamavano “Responsabili” ai tempi dell’ultimo governo Berlusconi, e infine i 5,4 milioni per il Gruppo Misto. Totale: 34,6 milioni per la Camera. Il Conto del Senato è anche più salato. Senza scendere nel dettaglio arriva a 37 milioni circa. E si arriva così ai 72 milioni per le spese “varie ed eventuali” che i gruppi devono sostenere.

Questi 72 milioni sono la faccia “nascosta” del finanziamento ai partiti, faccia poco nota e poco controllata. Sul come e quando spendono questi soldi i gruppi non sono tenuti a riferire ad alcuno. E siccome recenti inchieste, dalla Lega all’ex Margherita, hanno evidenziato un uso quantomeno disinvolto del pubblico denaro, le Camere stanno cercando regole più severe sui bilanci. A luglio l’Ufficio di presidenza della Camera ha deciso il dimezzamento dei rimborsi elettorali: per le Politiche 2008, ad esempio, i partiti riceveranno “solo” 22 milioni e 800mila euro, contro i 45 e oltre inizialmente previsti. Ma, in effetti, il fiume di denaro che dalle casse pubbliche arriva ai partiti non si limita alla sola voce “rimborsi elettorali”. Ed ecco che ritornano in scena i 72 milioni di fondi annualmente assegnati. Ora in Giunta alla Camera qualcosa si muove: ma non certo per limitarli o addirittura dimezzarli. Solo per renderli un pochino più trasparenti. Al momento attuale il dibattito è concentrato su: controllo sui bilanci dei partiti a una società esterna? Oppure agli uffici di Montecitorio? Non è prevista, invece, alcuna “limata” all’entità dell'”assegno” annuale.