Bocchino: “Contratti Rai? A Berlusconi e figli. Su mia moglie spazzatura”

Pubblicato il 2 Maggio 2010 - 13:41 OLTRE 6 MESI FA

Italo Bocchino

«I contratti più importanti della Rai vanno a Silvio Berlusconi e ai suoi figli, proprietari della Endemol. Ma non lo trovo scandaloso: la Endemol è una grande società che fa produzione, ricchezza e audience». Lo dice, in un’intervista a SkyTg24 Italo Bocchino, ex vice presidente ‘finiano’ del gruppo Pdl alla Camera, finito in prima pagina sul ‘Giornale’ per il contratto di produzione assegnato dalla Rai alla moglie.

«Quello che troverei scandaloso – sottolinea Bocchino – sarebbero scelte al di fuori della normativa vigente». «Se vogliamo fare un codice etico per cui con la Rai non possono avere nulla a che fare i parenti fino al sesto grado di chi siede in Parlamento, io – dice Bocchino sarei d’accordissimo: però il maggior colpito sarebbe Berlusconi, che è il maggior beneficiario insieme ai sui figli».

Per quanto riguarda la moglie Gabriella Buontempo, Bocchino ricorda che quando l’ha conosciuta già lavorava con la Rai e che nell’articolo del Giornale «non c’è nessuna accusa, si dice che fa la produttirce, lo bene e a prezzi di mercato». Riguardo agli articoli del giornale della famiglia Berlusconi non solo su sua moglie ma anche sulla suocera di Gianfranco Fini, il giudizio di Bocchino è netto: «È solo spazzatura, sono non notizie che servono a bastonare chi dissente nel Pdl».

«Il ruolo di un grande partito è quello di un esercizio serio della democrazia interna che non può portare alla marginalizzazione di un dirigente politico al quale non vengono addebitati errori nella conduzione del gruppo parlamentare, ma vengono addebitati giudizi non soddisfacenti verso il leader del partito».

Bocchino rivendica il ruolo dei finiani nel partito. «La nostra – ribadisce Bocchino – è una scelta politica e andiamo avanti con la nostra battaglia che è interna al partito che vogliamo più forte, più democratico, più partecipato e più attento sui temi trascurati in questi anni».