Boldrini bruciata in effige da giovani leghisti FOTO CHOC

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Gennaio 2018 - 09:21 OLTRE 6 MESI FA

VARESE – Un fantoccio raffigurante la presidente della Camera Laura Boldrini, con tanto di fotografia corredata da slogan contro i migranti, è stato bruciato in piazza a Busto Arsizio (Varese). E’ accaduto giovedì sera e i responsabili sarebbero alcuni esponenti del Movimento Giovani Padani della Lega. L’effige della Boldrini era a bordo della nave “Costa Discordia” in partenza il 4 marzo per l’Africa con al timone Francesco Schettino.

L’episodio è avvenuto durante la festa tradizionale in onore della Gioeubia, ricorrenza popolare del Nord Italia, durante la quale si brucia un fantoccio in segno di buon auspicio, e che nei secoli ha assunto le sembianze di una strega. Sono state date alle fiamme anche immagini del premier Paolo Gentiloni e del presidente Usa Donald Trump. 

A produrre prova di quanto accaduto sono stati gli stessi giovani leghisti che sulla loro pagina Facebook hanno pubblicato una foto dei fantocci preparati per il falò: “Gioeubia 2018! Vi aspettiamo questa sera dalle 19 per il falò e risottata in centro!”, avevano scritto. Poi però l’immagine è stata misteriosamente rimossa. L’agenzia Ansa ne offre ampia documentazione fotografica.

Solo “goliardia giovanile” secondo i vertici della Lega di Varese. Il messaggio politico, secondo i dirigenti della Lega, non era minaccioso: voleva intendere di “voltare pagina, bruciare il vecchio per augurarsi un anno migliore”.

Di diverso avviso la polizia, che nel frattempo ha avviato indagini per identificare i creatori del fantoccio e gli autori del rogo. Ancora da valutare se siano configurabili ipotesi di reato. In serata, comunque, è arrivata la presa di distanza da parte del coordinamento federale del Movimento giovani padani di Milano: “Ci dissociamo nella maniera più assoluta rispetto a quanto accaduto questa sera nella piazza di Busto Arsizio”. E sottolineano che la lotta alle “pessime politiche del governo” avviene “con la sola forza delle idee, non con atti di violenza”. Lo stesso coordinamento promette poi di emanare “provvedimenti disciplinari verso i responsabili”.