Bologna, sarà Merola il candidato sindaco per il centrosinistra: vinte le primarie

Pubblicato il 25 Gennaio 2011 - 08:25 OLTRE 6 MESI FA

Bologna – Sarà Virginio Merola il candidato del centrosinistra per le comunali di Bologna: è lui il vincitore delle primarie con il 58,3% dei voti. Il candidato Pd ha preceduto Amelia Frascaroli, cattolica di sinistra, senza tessere e appoggiata da Sel (36%), e l’altro indipendente Benedetto Zacchiroli, ex collaboratore di Sergio Cofferati.

Con il successo di Merola, il Pd tira un gigantesco sospiro di sollievo: l’affluenza al voto è andata oltre le migliori aspettative ed ha vinto l’unico dei tre candidati con in tasca la tessera del Pd. E’ stato soprattutto scongiurato l’effetto Milano (e l’effetto Vendola), con la candidata civica Amelia Frascaroli, sostenuta da Sel e fortemente sponsorizzata dallo stesso presidente pugliese che si è fermata al 36%, contro il 58,3 raccolto alla fine dal vincitore. Benedetto Zacchiroli, l’altro outsider, si è fermato al 5,7. L’esito delle primarie è stato accolto, fin dalla chiusura dei seggi con una grande euforia.

Il centrosinistra bolognese, e il Pd in particolare, ancora traumatizzato dallo choc delle dimissioni di Flavio Delbono con successivo lungo commissariamento, e non ancora ripresosi dall’esperienza Cofferati, temeva un voltafaccia da parte della sua gente, e che questo voltafaccia si manifestasse o con una bassa affluenza o con un risultato che sconfessasse i vertici del partito. Che invece possono esultare, anche considerando il percorso non completamente privo di traumi che ha portato alle primarie, con il ritiro, per motivi di salute, del candidato superfavorito, Maurizio Cevenini.

L’affluenza alle urne è stato proprio il primo motivo per far festa: al voto sono andati 28.940 elettori, oltre 4 mila in più rispetto alle primarie del 2008, quelle che incoronarono Flavio Delbono, che però erano primarie di partito e si svolsero in due giorni. Il paragone con quel dato, tuttavia, turbava un po’ il sonno a chi le primarie le aveva volute, come il segretario cittadino Raffaele Donini, che le primarie le ha sempre difese e che ha incassato la sua vittoria politica.

”L’inverno del nostro scontento è finito – ha detto il neocandidato – adesso inizia la primavera di Bologna, abbiamo dimostrato di credere nella democrazia, ora si ricomincia da tre per la campagna elettorale” alludendo alla volonta’ di coinvolgere i due sconfitti nel percorso che porterà alle elezioni della prossima primavera: ”Abbiamo smentito tutti i Tafazzi. Ci siamo lasciati da parte un po’ del nostro passato, adesso dobbiamo coinvolgere la città in un processo di cambiamento e lo faremo insieme. Dobbiamo servire Bologna meglio di come abbiamo fatto fino ad ora”.

E non ha nascosto la presunzione di tornare ad essere il modello della sinistra italiana: ”A Bersani dico – ha aggiunto – fai come noi e vedrai che riuscirai a cambiare l’Italia”. L’obiettivo di Merola sarà a questo punto quello di cercare di mantenere vivi l’impegno e la partecipazione che hanno portato a queste primarie, cercando di coinvolgere anche le circa 12 mila persone che hanno scelto gli altri due candidati. I quali hanno immediatamente riconosciuto la vittoria di Merola, mettendosi a totale disposizione del candidato sindaco.

”Il vero vincitore di stasera – ha detto la Frascaroli – è il processo delle primarie che Bologna ha confermato. Adesso c’è da lavorare per aiutare il candidato. Io mi sono sentita una formichina di fianco ad un elefante, ma ho dimostrato che Bologna ha ancora voglia di democrazia e dibattito vero e vuole chiudere certe ferite”.