Bonanni aggredito a Torino. Bersani: “Non faremo Katanga”. Brunetta: “Pd squadrista”

Pubblicato il 9 Settembre 2010 - 17:31| Aggiornato il 10 Settembre 2010 OLTRE 6 MESI FA
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Le contestazioni a Bonanni alla festa del Pd

L’aggressione subita da Bonanni alla festa del Pd ha lasciato il segno sia nella maggioranza che nell’opposizione. Il segretario Bersani ha detto che gli appuntamenti del partito resteranno pubblici: “Non vogliamo organizzare Katanga (il servizio d’ordine del movimento studentesco, ndr), l’ordine pubblico lo tutela chi deve tutelarlo”. Il ministro Brunetta ha invece tirato in ballo lo squadrismo: ”Dentro la cultura e l’anima vera del Pd si mantiene una componente squadrista, reazionaria, estremista e conservatrice”.

Bersani ha confermato l’intenzione ”di tenere aperte le nostre feste, feste popolari e luoghi aperti al dibattito pubblico”.  Il segretario del Pd è irritato con ”qualche commentatore che ha messo di mezzo il Pd” per le contestazioni al leader Cisl, Raffaele Bonanni: ”Ieri ho espresso a Bonanni rincrescimento e condanna per l’aggressione a lui e alla festa del Pd. Qualche commentatore ha messo di mezzo il Pd, ma non ho letto le stesse riflessioni quando ad Alzano Tremonti, Calderoli e Maroni subirono l’aggressione dei tifosi dell’Atalanta”.

In quel caso, ha evidenziato il leader del Pd, ”nessuno disse che la Lega non è in grado di organizzare dibattiti”. Il Pd ”ha centinaia di feste in tutta Italia con interlocutori vari e anche avversari politici ed è uno dei pochi luoghi in cui avviene la discussione politica. C’è da preoccuparsi che altri ci abbiamo rinunciato”.

Brunetta ha invece ricordato come prima di Bonanni ”siano stati contestati ferocemente Franco Marini, cofondatore del Pd, e il presidente del Senato, Renato Schifani”. Si tratta di azioni, ha spiegato il ministro, messe a punto ”no da parte di alcuni scalmanati, ma da gruppi organizzati, che può raggiungere risultati di contestazione se ha la connivenza di parte degli organizzatori, altrimenti non entra neanche nel raggio di due-tre chilometri”. Secondo Brunetta ”Bonanni rappresenta una punta avanzata nel campo del riformismo sindacale” e ”ha contro di se un sindacato comunista, il più conservatore d’occidente, che è la Cgil, dentro cui ci sono frange come la Fiom che a sua volta hanno a loro interno elementi vicini all’eversione”.

Se Renato Brunetta ha parlato di anima squadrista, il segretario Pd Pier Luigi Bersani ha detto: ”Chiamiamo il 118 e risolviamola cos. La nostra non è un’organizzazione militare e l’ordine pubblico va garantito da chi deve garantirlo”, precisa il segretario intervistato dal Tg2. Le feste di partito ”stanno andando benissimo. Ce ne sono centinaia in tutta Italia e dovrebbero ringraziarci perché siamo gli unici a discutere. Abbiamo subito un’aggressione, l’ha subita Bonanni e l’ha subita la nostra festa”.