“Bocchino arrogante mi minacciò, voleva i fondi per i film della moglie”, l’accusa di Sandro Bondi

Pubblicato il 16 Dicembre 2010 - 09:20 OLTRE 6 MESI FA

”Bocchino mi ha più volte chiamato nel corso di questi due anni di governo, con tono arrogante e minaccioso, per chiedere che il ministero dei Beni culturali finanziasse soggetti cinematografici, alcuni dei quali prodotti da società appartenenti alla sua famiglia e riguardanti sua moglie. Intervenne anche per alcune nomine”. Lo denuncia il ministro Sandro Bondi in un’intervista al Giornale i cui definisce ”ingiustificata” la mozione di sfiducia nei suoi confronti e una ”mostruosità politica” il Polo della Nazione.

”Il ruolo di Bocchino è stato nefasto nel Pdl e ritengo che lo sia anche all’interno del gruppo di Fli”, dice il titolare del Beni culturali. ”Credo che il discorso sguaiato e volgare che ha pronunciato abbia convinto molti a non seguire le indicazioni del suo gruppo. Credo perciò che renda anche un pessimo servizio a Fini”. Per Bondi la mozione di sfiducia che lo interessa ”e’ il segno piu’ eloquente dell’incattivimento della lotta politica in Italia. E’ un atto abnorme, ingiustificato, pretestuoso e, siccome non sono cinico, umanamente dirompente”.

“Franceschini – dice Bondi – lo ha giustificato come una mina per mettere in crisi il governo. Questo dimostra che la cultura non c’entra niente. Casini è invece l’erede di una cultura che rispetta le persone ed è favorevole a una politica non facinorosa, per cui non credo che possa votare questa mozione”. Il Polo della nazione, dichiara, ”trovo che sia quasi una mostruosità politica. Sarà interessante vedere che esiti avrà questo esperimento artificiale, come verrà composto il sì alla riforma dell’università di Fli al no di Casini, e come risolveranno tutte le altre differenze”.