Ritornello Bondi: “Le dimissioni di Fini necessarie oggi più che mai”

Pubblicato il 24 Agosto 2010 - 10:36 OLTRE 6 MESI FA

Sandro Bondi

Il ministro Sandro Bondi torna anche martedì 24 agosto su uno dei suoi temi preferiti:  le dimissioni di Fini dalla presidenza della Camera. Per Bondi, intervistato dal quotidiano il Giornale, le dimissioni dell’ex leader di An  ”oggi sono ancora più necessarie”, non solo perché ”venne designato presidente della Camera da una maggioranza che non rappresenta più”, ma anche perché ”non c’è un altro caso nella storia della nostra Repubblica in cui il presidente della Camera è nello stesso tempo leader di un gruppo parlamentare e di un nascente partito politico”.

Per il coordinatore del Pdl ”se la legislatura è giunta a questo bivio lo si deve unicamente al comportamento irrazionale e incomprensibile assunto da circa un anno da Fini”, che ha usato il ruolo di presidente di Montecitorio come ”cassa di risonanza mediatica”.

Bondi è anche convinto che ”con il passare del tempo la maggioranza dei parlamentari che hanno manifestato un debito di lealtà personale nei confronti di Fini si preoccuperà di mantenere un rapporto di lealtà con il popolo di centrodestra e con Berlusconi”.

Il ministro poi, è critico sulle affermazioni di Italo Bocchino, capogruppo alla Camera di Futuro e Libertà, esternazioni che sono per il ministro ”tanto supponenti quanto provocatorie” e che ”confermano che fin dall’inizio l’obiettivo di Fini era quello di giungere alla liquidazione di Berlusconi”. La ”santa alleanza auspicata da Casini, Franceschini e Vendola”, aggiunge Bondi, ”è l’ultimo atto di una politica disperata che teme il verdetto del popolo”.