Sfiducia a Bondi, si va alla conta. Probabile la bocciatura

Pubblicato il 26 Gennaio 2011 - 14:19 OLTRE 6 MESI FA

Sandro Bondi

ROMA – Su Sandro Bondi ministro si va alla conta. L’appuntamento per votare la mozione di sfiducia al ministro dei Beni Culturali è per le 16 di oggi, 26 gennaio.

Il Terzo Polo voterà con l’opposizione. La bocciatura sembra scontata, vista anche l’assenza di diversi deputati, impegnati a Strasburgo al Consiglio d’Europa – per questo motivo l’Udc aveva chiesto il rinvio.

Il Pdl fa comunque quadrato attorno al titolare della Cultura e anche il leader della Lega, Umberto Bossi, guarda con ottimismo al voto. Il ministro delle Riforme si dice convinto che Bondi resterà ministro, anche se ribadisce che “non bisognava ridursi così. Hanno lasciato andare tutto in malora perché pensavano che tanto poi il Nord gli avrebbe mandato i soldi. È stato un modo per spillarci soldi – attacca Bossi riferendosi alle condizioni di degrado dei siti archeologici pompeiani costati a Bondi la mozione di sfiducia – perché non è possibile che in tanti anni nessuno si sia accorto che crollava tutto”.

La maggioranza  continua a premere in queste ore perché venga ridiscusso il ruolo del presidente della Camera Gianfranco Fini. Bossi non usa mezzi termini a riguardo. “Mi pare che si debba dimettere” sottolinea il numero del Carroccio.

Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini spiega che il Terzo Polo voterà la sfiducia perché “non condivide l’operato” del ministro. Comunque, aggiunge il leader centrista, “lo sanno anche i bambini dell’asilo che Bondi avrà la maggioranza”.

Mentre alla Camera si discuterà della sfiducia al ministro Bondi, i ‘100 autori’ e il movimento Tutti a casa, che raggruppa varie associazioni e lavoratori dell’audiovisivo, faranno un sit-in a Piazza Montecitorio alle 16.30. Successivamente consegneranno una lettera ai capigruppo dell’opposizione per sollecitare i parlamentari a votare la sfiducia a Bondi.

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