Bonus 18enni addio, FdI-Lega-Fi lo cancellano dalla manovra: i fondi destinati a spettacoli ed editoria

Un emendamento firmato da Fsi , Lega e FI cancella il bonus cultura per i 18enni, insorgono le opposizioni.

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Dicembre 2022 - 12:57 OLTRE 6 MESI FA
Bonus 18enni via dalla manovra, FdI-Lega-Fi lo cancellano: i fondi destinati a spettacoli ed editoria

Bonus 18enni via dalla manovra, FdI-Lega-Fi lo cancellano: i fondi destinati a spettacoli ed editoria (Foto Ansa)

Via il bonus 18enni dalla manovra e quindi addio all’App 18: il bonus di 500 euro che era un incentivo al consumo in teatri, cinema, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, musei, concerti e mostre è stato abrogato con un emendamento della maggioranza (FdI, Lega e FI). Le risorse, pari 230 milioni di euro annui a decorrere dal 2022, saranno ridestinate a finalità di sostegno del mondo dello spettacolo e della cultura.

Bonus 18enni, i fondi a spettacoli ed editoria

Si va dal rafforzamento del Fondo per il sostegno economico temporaneo dei lavoratori dello spettacolo al Fondo per gli operatori dell’editoria e delle librerie, dal Fondo per lo spettacolo dal vivo al sostegno delle attività di rievocazione storica de «La Girandola» di Roma. L’emendamento è firmato dai deputati Federico Mollicone (Fratelli d’Italia), Rossano Sasso (Lega) e Rita Dalla Chiesa (Forza Italia).

Bonus Cultura abolito, le critiche dell’opposizione

“Per me è un errore gravissimo”, scrive su Twitter il leader di Italia viva, Matteo Renzi, che ha promosso una petizione contro l’abolizione del bonus. “Chiediamo alla premier Meloni di intervenire per bloccare la distruzione del bonus cultura per i giovani. Sappiamo che alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia dicono che con la cultura non si mangia. Ma noi non siamo d’accordo: tagliare sulla cultura e sui giovani è il modo più sbagliato per costruire il futuro. Abbiamo lanciato questa idea sette anni fa e da allora molti Paesi hanno copiato la nostra idea, cominciando da Francia e Germania. Distruggere il bonus cultura solo perché l’ha introdotto Renzi significa fare del male alle nuove generazioni. E all’industria della cultura”, si legge nel testo della petizione.

Insorgono anche Pd e 5 Stelle. “Quasi 500 mila registrati all’anno, esperienza di successo già imitata da Francia, Spagna e Germania e presto in Gran Bretana, Portogallo, Finlandia. Firmato: Mollicone (FdI) Sasso (Lega) Dalla Chiesa (FI) capigruppo Commissione Cultura! A voi i commenti”, scrive sui social Mauro Berruto, deputato e responsabile Sport del Pd.

“Alla destra evidentemente non bastava non aver previsto alcuna risorsa per la cultura nella manovra presentata al Parlamento. Il danno sarebbe enorme”, dicono esponenti M5s in commissione cultura di Camera e Senato.