Bossi cerca l’accordo con Fini: Berlusconi bis e legge elettorale

Pubblicato il 11 Novembre 2010 - 08:53 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi

Umberto  Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli: c’è chi li chiama i tre magi della Lega pronti a mediare con Gianfranco Fini per “salvare” il governo e garantire continuità a Berlusconi a Palazzo Chigi.

Dai piani alti della Lega parlano solo di una «visita istituzionale», ma sembra vogliano cercare «accordo politico di legislatura» proprio con il numero uno di Futuro e libertà. Si potrà arrivare allora a un Berlusconi bis e scongiurare il pericolo catastrofe?

Nell’incontro programmato, come scrive il Corriere della Sera, i leghisti porteranno la proposta di una riforma della legge elettorale, ma connessa al sì al federalismo fiscale e al Senato federale.

Ma se Fini fa le prove di terzo polo con il leader Udc Pierferdinando Casini e quello dell’Api Francesco Rutelli, il Senatur aggira l’ostacolo e decide di non chiudere ai centristi «a patto che l’Udc voti a favore della riforma costituzionale federalista», per evitare così il referendum confermativo. Bossi però rimanda l’arrivo di Casini e i suoi in un altro momento.

A questo punto Fini dovrebbe dunque accettare l’intesa, quasi un rito per andare avanti: quindi, scrive il Corriere della Sera, dirà sì all’apertura della Lega sulla legge elettorale, ma poi aprirà ad altri (soliti) dubbi, per cui il gioco non dovrebbe finire qui.

Gioco, tattica, strategia, quella che per alcuni sta mettendo a punto Fini:   il berlusconismo va superato attraverso un percorso stabilito. Primo passo sarebbe quello del ritiro della delegazione del Fli dal governo «dopo il rientro del premier dal G20 di Seul», poi il sì alla legge di Stabilità, e l”approvazione della Finanziaria. Cosa succederà allora? Per Casini « a quel punto o Berlusconi si dimetterà o verrà dimesso».