Bossi non torna indietro: “Subito al voto” e “Fini si dimetta”

Pubblicato il 7 Settembre 2010 - 15:26 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi

Il leader del Carroccio, Umberto Bossi, non si smuove dalle sue posizioni e anche all’indomani del vertice ad Arcore con Silvio Berlusconi dice: elezioni subito, che è meglio per tutti. Meglio per la Lega sicuramente visto che è il partito che ha meno da perdere in un ritorno alle urne. Rit0rno alle urne meno conveniente per il Pdl che, orfano dell’appoggio dei finiani, rischia di non avere la maggioranza al Senato, come fu per il governo Prodi.

”Meglio andare subito al voto  -ribadisce anche oggi Bossi proprio mentre a palazzo Grazioli inizia il vertice del Pdl convocato da Berlusconi – Stare nel pantano non sta bene. In questi giorni sapremo cosa fare dopo aver incontrato il presidente Napolitano”.

”Dopo averlo incontrato – precisa – ne sapremo di più”. Il voto a novembre? ”Tutto può essere – aggiunge il Senatur – Più passa il tempo, peggio è”. Secondo Bossi, perciò, va sfruttata ”l’unica finestra in cui l’economia è calma e tranquilla”, anche perchè ”Tremonti l’ha messa a posto”.

Il Senatur apre anche alla possibilità di presentarsi nelle regioni meridionali. “In caso di voto anticipato la Lega si presenterà anche al Sud?”, chiedono i cronisti, e lui risponde: ”Non abbiamo deciso nulla. Tutto può essere”.

Parole chiare che fanno capire come il vertice con Berlusconi lunedì sera non abbia fatto cambiare idea al Senatur sull’intenzione di andare presto alle urne. Nemmeno la voce dei Vescovi, che in dalle pagine di “Avvenire” si sono scagliati contro questa proposta, hanno scalfito minimamente la posizione “granitica” del leader del Carroccio. Una corsa al voto anticipato, scrivono questa mattina i vescovi, “sarebbe solo in apparenza una risposta chiarificatrice, in realtà nasconderebbe una fuga dalle responsabilità”.

Oltre alla “corsa alle urne”, Bossi è anche tornato sull’intenzione, concordata ad Arcore con Silvio Berlusconi, di andare da Giorgio Napolitano per chiedere le dimissioni di Gianfranco Fini da presidente della Camera. “Sì, chiederemo l’incontro al presidente della Repubblica”, ha ribadito. Sui tempi ha detto: “Aspetta, bisogna prima vedere quando siamo liberi io e Berlusconi. C’è un giro di telefonate”.