Bossi arrabbiato con Berlusconi telefona a Napolitano: “Mai detto sì ai bombardamenti”

Pubblicato il 27 Aprile 2011 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La Padania riferisce di una telefonata intercorsa martedì sera tra il leader della Lega Umberto Bossi e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in merito alla decisione dell’Italia di bombardare la Libia. Decisione di cui la Lega non sapeva nulla. Il leader leghista, secondo il quotidiano, avrebbe spiegato al Capo dello stato la posizione del Carroccio affermando che “il consiglio dei ministri non ha mai detto sì ai bombardamenti”.

“Siamo diventati una colonia francese”, ha detto Bossi. Ed è, si legge sul quotidiano, “la sintesi efficace fino alla brutalità che Bossi escogita per suggellare una giornata che ha visto il governo italiano, nella figura di Berlusconi, del tutto supino di fronte alle richieste del presidente francese”.

“Berlusconi- prosegue Bossi- pensava che dicendo sì a tutto potesse acquisire nuovo peso internazionale, ma è il contrario. Non è bombardando poveracci in Libia che si conta di più. Sei forte solo quando sai dire anche dei no”. A questo punto “dopo le dichiarazioni di Berlusconi, Gheddafi ci riempirà di clandestini”.

Secondo Bossi, l’azione di Berlusconi ha anche “travolto l’ottimo lavoro in senso contrario”, fatto da “Roberto Maroni e Giulio Tremonti: ha fatto far loro la figura dei cioccolatai”.