Bossi: "Con noi Tremonti è al sicuro. Manovra? Salvare gli enti locali"

Pubblicato il 18 Agosto 2011 - 08:31 OLTRE 6 MESI FA

CALALZO (BELLUNO) – E' un Umberto Bossi insolitamente chiacchierone quello che si è "confidato" a tutto campo con i giornalisti al termine di una cena privata con il ministro dell'economia. Il primo argomento che Bossi tocca è proprio Tremonti, che oggi compie 64 anni e i cui rapporti con il premier Silvio Berlusconi sono ormai freddi: "Tremonti – ha detto il senatur – si sente sicuro quando ci siamo noi, non si sente abbandonato in mezzo ai lupi". E come augurio di compleanno, Bossi spera che il ministro "riesca a riposarsi, perché bisogna ritornare in Parlamento e riprendere in mano la manovra".

Poi il leader del carroccio ha anche affrontato le difficoltà dell'economia e le prossime mosse del governo: "Sono ottimista", ha detto, perché "vedo che alla fine troviamo sempre una via giusta, la via possibile che ci fa andare avanti". E fa sapere di aver chiamato Berlusconi, senza rivelare i dettagli del colloquio. "Stiamo facendo delle cose per tenere in piedi il paese", ha aggiunto.

"Il punto debole della manovra sono gli enti locali", ha poi ribadito affrontando così il nodo delle possibili modifiche alla manovra correttiva da 45,5 miliardi. "Dopo aver salvato le pensioni – ha aggiunto – si può trovare una via più completa per gli enti locali".

Sull'ipotesi di aumento dell'iva, Bossi ha confermato il suo scetticismo: "Qualche dubbio ce l'ho – ha spiegato – temo che se si tocchi l'iva i commercianti fanno aumentare i prezzi e dicono che è colpa del governo che ha aumentato le tasse. Sono cose pericolose e dobbiamo stare molto cauti".

Poi Bossi confida: ho chiamato Brunetta per chiedergli scusa. Dopo averlo definito "Nano di Venezia" al comizio di ferragosto, Bossi ha quindi telefonato al suo collega ministro Renato Brunetta per scusarsi: "Io stimo Brunetta – ha affermato conversando con i giornalisti – lui si è offeso e gli ho telefonato per chiedergli scusa, a volte le parole scappano, la politica in certi momenti si scalda".

Bossi è tornato a ricordare la telefonata che Brunetta avrebbe ricevuto in Cdm da parte di Bankitalia "per chiedere di tagliare le pensioni". E alle insistenze dei giornalisti per capire chi ci fosse dall'altra parte del telefono ha risposto: "In Bankitalia lavora anche un suo allievo, potrebbe essere stato lui".