La Lega prepara Pontida: “Chiederemo 4 ministeri al Nord, ecco quali…”

Pubblicato il 18 Giugno 2011 - 18:08 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La Lega si prepara per l’appuntamento di Pontida e lo fa tornando su un argomento tanto caro, quello dei ministeri al Nord. “Domani a Pontida chiederemo 4 ministeri in Lombardia. Quello del Lavoro a Milano, il mio, quello di Calderoli e quello di Tremonti a Monza”, ha detto il leader della Lega Umberto Bossi.

Quindi Bossi ha proseguito: “Come mai non c’è il ministero del Lavoro a Milano? La Lombardia è dove si lavora di più e domani chiederemo altri tre ministeri a Monza. Vi dico anche i nomi: Calderoli (Semplificazione), Bossi (Riforme) e Tremonti (Economia) a Monza”, ha spiegato ancora Bossi.

”Ma Tremonti è d’accordo?”,incalzano i cronisti. Bossi glissa la domanda e rilancia:”Secondo te?”. ”E Berlusconi?”, insistono i giornalisti.”Penso di sì”, replica Bossi. ”Io ho firmato per il mioministero e Calderoli per il suo”. Il Senatur si sottrae poi alle domande non prima però di replicare all’ultima: ”Domani -conclude – ci saranno altre sorprese”.

Poco prima anche il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli aveva spiegato che il ministero dell’Economia potrebbe senza problemi in Lombardia.

A precisare i termini della questione ci ha pensato lo stesso Calderoli. “Alcuni ministeri – ha spiegato – devono rimanere a Roma, come la Giustizia ma non vedo perché l’Economia non possa avere sede a Milano o lo Sviluppo Economico a Torino, o l’Agricoltura a Mantova”.

Ricordando la campagna di raccolta di firme per la “territorializzazione dei ministeri”, il ministro osserva poi che l’iniziativa leghista mira a varare una “legge delega che dà mandato al governo di intervenire dopo una valutazione delle richieste giunte dal territorio. Voglio vedere come fanno a impedirlo. Ero sicuro che se avessi fatto presentare la proposta dei gruppi parlamentari il provvedimento si sarebbe arenato anche perchè il Parlamento è a Roma. Per questo abbiamo lanciato la raccolta di firme”.

Ma oltre al pressing sui ministeri, la Lega, stando di fatto dalla parte dei sindacati (Cisl e Uil), chiede anche a Berlusconi di velocizzare i tempi per la riforma fiscale. “Bisogna mettersi tutti insieme per realizzare la riforma sul fisco oppure è meglio che il governo se ne vada a casa”, queste le parole di Calderoli.

“Sono d’accordo con Cisl e Uil perché la riforma fiscale va fatta e va fatta subito, diversamente dovrò partecipare anch’io al loro minacciato sciopero generale e dovrò essere in piazza con loro e non più come rappresentante di un Governo”, aggiunge il ministro leghista.

Anche il ministro dell’Interno Roberto Maroni la pensa come Calderoli: ”La richiesta che viene da due sindacati, che non hanno un atteggiamento ideologico, ne a favore ne contro la maggioranza di Governo è una dichiarazione impegnativa e importante di cui bisogna tenere conto”.

Rispondendo ad una domanda sulla manifeazione di Cisl e Uil Maroni ha aggiunto ”un conto è la Cgil, che ha sempre tenuto una posizione nettamente contraria, un altro sono Cisl e Uil che dicono questa cosa al Governo”.

Alla domanda su cosa dovrà fare il premier per arrivare alla primavera del 2013, ossia la scadenza naturale del Governo, Calderoli ha risposto seccamente: “Da Pontida arriverà qualche segnalino al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi”.