L’Espresso: Umberto Bossi era iscritto al Pci, nel 1975 versò anche 5000 lire

Pubblicato il 2 Dicembre 2010 - 19:26 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi

Umberto Bossi l’ha sempre negato: “Io non sono mai stato comunista”. D’altronde è da sempre alleato con uno, Silvio Berlusconi, che ha fatto della lotta al comunismo (ormai estinto da decenni) la cifra della sua politica. Eppure ora, in un vecchio archivio di una sezione del Pci, scappa fuori la verità: il Senatur, il padre della Lega “che ce l’ha duro”, era un comunista.

Secondo un documento pubblicato dall’Espresso, e recuperato nell’archivio del Pci, Bossi era iscritto al Partito comunista nel 1975 e, sotto la falsa mansione di “medico” (ma il Senatur non è nemmeno laureato) versò nel 1975 cinque mila lire al partito. Sul documento si vede una griglia di nomi e al terzo posto compare il nome “Umberto Bossi”, indirizzo “Locarno”, professione “medico”, anno “1975”, versamento “5000”. La cifra più alta tra quelle riportate sullo stesso documento e versate da altri militanti. Alla faccia dell’anticomunista.